Precedenti ricerche hanno consentito di mettere a punto idonei protocolli di incapsulamento di propaguli unipolari vitro-derivati (microtalee) del portinnesto di melo M.26, per conseguire conversione in asepsi dei semi sintetici su substrati agarizzati. Una delle esigenze connesse con la diffusione di questi innovativi strumenti tecnologici consiste nella possibilità di operare in condizioni di ex vitro, al fine di contenere i costi della produzione di materiale vitro-derivato e di consentirne l’utilizzo nelle comuni strutture vivaistiche. Il lavoro riporta i risultati di indagini condotte con l’obiettivo di saggiare la possibilità di ottenere plantule da semi sintetici, allestiti con microtalee di pochi millimetri e seminati in substrati non agarizzati, valutando anche l’effetto di diverse tipologie di incapsulamento e dell’aggiunta, alla matrice incapsulante, di sostanze polimeriche (gomma arabica e metilcellulosa), allo scopo di conferire maggiore protezione alle microtalee, durante la semina in condizioni di non sterilità. Dai risultati emergono indicazioni incoraggianti in merito alla possibilità di conseguire, in condizioni prossime a quelle di una struttura vivaistica, soddisfacenti livelli di conversione, in quanto sono risultati, in alcuni casi, superiori al 50,0%.

Il seme sintetico di M.26: studi preliminari sulla conversione in condizioni di ex vitro.

GARDI, Tiziano;MICHELI, Maurizio;STANDARDI, Alvaro
2004

Abstract

Precedenti ricerche hanno consentito di mettere a punto idonei protocolli di incapsulamento di propaguli unipolari vitro-derivati (microtalee) del portinnesto di melo M.26, per conseguire conversione in asepsi dei semi sintetici su substrati agarizzati. Una delle esigenze connesse con la diffusione di questi innovativi strumenti tecnologici consiste nella possibilità di operare in condizioni di ex vitro, al fine di contenere i costi della produzione di materiale vitro-derivato e di consentirne l’utilizzo nelle comuni strutture vivaistiche. Il lavoro riporta i risultati di indagini condotte con l’obiettivo di saggiare la possibilità di ottenere plantule da semi sintetici, allestiti con microtalee di pochi millimetri e seminati in substrati non agarizzati, valutando anche l’effetto di diverse tipologie di incapsulamento e dell’aggiunta, alla matrice incapsulante, di sostanze polimeriche (gomma arabica e metilcellulosa), allo scopo di conferire maggiore protezione alle microtalee, durante la semina in condizioni di non sterilità. Dai risultati emergono indicazioni incoraggianti in merito alla possibilità di conseguire, in condizioni prossime a quelle di una struttura vivaistica, soddisfacenti livelli di conversione, in quanto sono risultati, in alcuni casi, superiori al 50,0%.
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