Il DICA (Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale) dell’Università di Perugia coordina attualmente due reti regionali di stazioni permanenti GNSS. Le due reti forniscono servizi di posizionamento ad una utenza che attualmente è costituita prevalentemente da enti cartografici, tecnici e ditte del settore rilevamento. Oltre che per applicazioni cartografiche, ingegneristiche e catastali, i dati e i servizi messi a disposizione da reti regionali di questo tipo rivestono un notevole potenziale anche per lo studio e il monitoraggio locale di fenomeni geodinamici e deformazioni crostali. Nel caso specifico, queste applicazioni rivestono particolare interesse in quanto l’area coperta (Umbria e parte dell’Italia centrale) è caratterizzata da una rilevante attività sismica. Nel presente articolo viene brevemente descritto lo stato attuale delle due reti in quanto a distribuzione delle stazioni, dati e servizi di posizionamento disponibili a diversi livelli di accuratezza. Sono quindi presentate e discusse alcune possibilità e prospettive di impiego delle reti regionali GNSS nello studio della geodinamica locale, mostrando in particolare i risultati di un test sperimentale effettuato su movimenti simulati per mezzo di un dispositivo meccanico. Il presente lavoro è stato realizzato nell'ambito del progetto interuniversitario di ricerca PRIN 2006 del MIUR coordinato dal Professor Fernando Sansò del Politecnico di Milano.
Possibilità e prospettive di applicazione delle reti regionali di stazioni permanenti nello studio locale delle deformazioni del suolo
FASTELLINI, GUIDO;RADICIONI, Fabio;STOPPINI, Aurelio
2007
Abstract
Il DICA (Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale) dell’Università di Perugia coordina attualmente due reti regionali di stazioni permanenti GNSS. Le due reti forniscono servizi di posizionamento ad una utenza che attualmente è costituita prevalentemente da enti cartografici, tecnici e ditte del settore rilevamento. Oltre che per applicazioni cartografiche, ingegneristiche e catastali, i dati e i servizi messi a disposizione da reti regionali di questo tipo rivestono un notevole potenziale anche per lo studio e il monitoraggio locale di fenomeni geodinamici e deformazioni crostali. Nel caso specifico, queste applicazioni rivestono particolare interesse in quanto l’area coperta (Umbria e parte dell’Italia centrale) è caratterizzata da una rilevante attività sismica. Nel presente articolo viene brevemente descritto lo stato attuale delle due reti in quanto a distribuzione delle stazioni, dati e servizi di posizionamento disponibili a diversi livelli di accuratezza. Sono quindi presentate e discusse alcune possibilità e prospettive di impiego delle reti regionali GNSS nello studio della geodinamica locale, mostrando in particolare i risultati di un test sperimentale effettuato su movimenti simulati per mezzo di un dispositivo meccanico. Il presente lavoro è stato realizzato nell'ambito del progetto interuniversitario di ricerca PRIN 2006 del MIUR coordinato dal Professor Fernando Sansò del Politecnico di Milano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.