Nel Novellino di Tommaso Guardati, nel comico come nel tragico, i personaggi inscenano una grande mobilità corporea e varietà di gesti che collaborano alla costruzione dell'azione. Si disegnano così uno spazio fisico e un ambiente narrativo ricchi di spessore materico e profondità percettiva. L'intervento procederà prima a un esame di un testo retorico di Giovanni Pontano, il De sermone, in particolare nelle parti dedicate ai legami tra fabella e facetia; quindi porterà in vista qualche esempio di gestualità nel Novellino; così per verificare alcune continuità tra gesti del corpo e gesti della parola, di cui la tradizione novellistica fu importante laboratorio retorico e narrativo.

Parole, gesti e azioni: il corpo in movimento nelle novelle di Masuccio Salernitano

fabrizio scrivano
2024

Abstract

Nel Novellino di Tommaso Guardati, nel comico come nel tragico, i personaggi inscenano una grande mobilità corporea e varietà di gesti che collaborano alla costruzione dell'azione. Si disegnano così uno spazio fisico e un ambiente narrativo ricchi di spessore materico e profondità percettiva. L'intervento procederà prima a un esame di un testo retorico di Giovanni Pontano, il De sermone, in particolare nelle parti dedicate ai legami tra fabella e facetia; quindi porterà in vista qualche esempio di gestualità nel Novellino; così per verificare alcune continuità tra gesti del corpo e gesti della parola, di cui la tradizione novellistica fu importante laboratorio retorico e narrativo.
2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1599774
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