Le elezioni primarie sono oramai, da qualche anno a questa parte, un fenomeno politico in voga e di successo nel nostro paese. Esaltate come simbolo della nuova politica e della voglia di partecipazione della popolazione alla cosa pubblica e alla selezione dei rappresentanti – il numero degli elettori votanti è stato quasi sempre molto maggiore delle attese – le primarie potrebbero essere la prova che l’apatia e l’alienazione politiche sono meno diffuse di quanto si creda. Allo stesso tempo, tuttavia, le primarie sono state criticate come ennesime occasioni di gestione partitica e di mobilitazione dall’alto. Il loro successo, dunque, non sarebbe solo il frutto di una reale e spontanea partecipazione, ma anche di una “chiamata alle armi” messa in atto dalle forze politiche, spesso per nascondere problemi interni alla classe dirigente e per risolvere conflitti di leadership, e, comunque, per continuare ad esercitare un controllo sul processo di selezione e reclutamento del personale politico. In questo numero della rivista Partecipazione e Conflitto si intende dare spazio a ricerche e a studi che analizzino aspetti delle elezioni primarie legati a questa contrapposizione tra democratizzazione della selezione e controllo partitico della medesima, tra partecipazione e mobilitazione, tra cui: - a quale tipo e forma di partecipazione danno luogo le primarie, sia dalla prospettiva dell’elettorato che da quella dei partiti e delle elite politiche? - in che senso e in che termini le primarie sono state strumenti contro l’anti-politica o, invece, espressione di anti-politica? - qual è stato il ruolo specifico della società civile nelle vicende legate alle elezioni primarie e come si è espresso? - in che modo le primarie gettano luce sulle divisioni, sui conflitti, sulle contraddizioni che i partiti stanno vivendo, offrendo uno spaccato sulla vita interna dell’organizzazione partitica e consentendo di osservare da vicino i partiti in azione (in situazioni quali le decisioni sulle candidature, le logiche e i calcoli di competizione elettorale)? - e quanto possono costituire un’esperienza privilegiata per capire come e se i partiti stanno cambiando e ridefinendo il rapporto con gli elettori (anche confrontandosi con le crescenti istanze di “responsiveness e accountability”)? - che cosa le esperienze di elezioni primarie hanno sedimentato, nelle varie e differenti occasioni in cui si sono prodotte, in termini di cultura politica, di apprendimento di partecipazione e di senso di appartenenza, rispetto alla società civile ma anche in riferimento alla classe politica? - quali opportunità e quali criticità derivano dalla non ancora definita istituzionalizzazione e regolamentazione di questa pratica, sia rispetto all’apertura alla partecipazione sia rispetto al ruolo dei partiti? come si studiano le primarie, a fronte delle peculiarità che presentano, in quanto processi elettorali e fenomeni politici? Lo studio delle elezioni primarie richiede/può portare ad innovazioni nelle metodologie di indagine della scienza politica (nel campo degli studi elettorali e della partecipazione politica)?

Elezioni primarie: controllo dei partiti o partecipazione popolare? Una introduzione

S. Bolgherini
;
2011

Abstract

Le elezioni primarie sono oramai, da qualche anno a questa parte, un fenomeno politico in voga e di successo nel nostro paese. Esaltate come simbolo della nuova politica e della voglia di partecipazione della popolazione alla cosa pubblica e alla selezione dei rappresentanti – il numero degli elettori votanti è stato quasi sempre molto maggiore delle attese – le primarie potrebbero essere la prova che l’apatia e l’alienazione politiche sono meno diffuse di quanto si creda. Allo stesso tempo, tuttavia, le primarie sono state criticate come ennesime occasioni di gestione partitica e di mobilitazione dall’alto. Il loro successo, dunque, non sarebbe solo il frutto di una reale e spontanea partecipazione, ma anche di una “chiamata alle armi” messa in atto dalle forze politiche, spesso per nascondere problemi interni alla classe dirigente e per risolvere conflitti di leadership, e, comunque, per continuare ad esercitare un controllo sul processo di selezione e reclutamento del personale politico. In questo numero della rivista Partecipazione e Conflitto si intende dare spazio a ricerche e a studi che analizzino aspetti delle elezioni primarie legati a questa contrapposizione tra democratizzazione della selezione e controllo partitico della medesima, tra partecipazione e mobilitazione, tra cui: - a quale tipo e forma di partecipazione danno luogo le primarie, sia dalla prospettiva dell’elettorato che da quella dei partiti e delle elite politiche? - in che senso e in che termini le primarie sono state strumenti contro l’anti-politica o, invece, espressione di anti-politica? - qual è stato il ruolo specifico della società civile nelle vicende legate alle elezioni primarie e come si è espresso? - in che modo le primarie gettano luce sulle divisioni, sui conflitti, sulle contraddizioni che i partiti stanno vivendo, offrendo uno spaccato sulla vita interna dell’organizzazione partitica e consentendo di osservare da vicino i partiti in azione (in situazioni quali le decisioni sulle candidature, le logiche e i calcoli di competizione elettorale)? - e quanto possono costituire un’esperienza privilegiata per capire come e se i partiti stanno cambiando e ridefinendo il rapporto con gli elettori (anche confrontandosi con le crescenti istanze di “responsiveness e accountability”)? - che cosa le esperienze di elezioni primarie hanno sedimentato, nelle varie e differenti occasioni in cui si sono prodotte, in termini di cultura politica, di apprendimento di partecipazione e di senso di appartenenza, rispetto alla società civile ma anche in riferimento alla classe politica? - quali opportunità e quali criticità derivano dalla non ancora definita istituzionalizzazione e regolamentazione di questa pratica, sia rispetto all’apertura alla partecipazione sia rispetto al ruolo dei partiti? come si studiano le primarie, a fronte delle peculiarità che presentano, in quanto processi elettorali e fenomeni politici? Lo studio delle elezioni primarie richiede/può portare ad innovazioni nelle metodologie di indagine della scienza politica (nel campo degli studi elettorali e della partecipazione politica)?
2011
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1600715
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