Stima della velocità media in sezioni di un corso d’acqua naturale

E’ stata esaminata l’accuratezza della relazione lineare, basata sul concetto di entropia (Chiu, 1988), tra la velocità media e la velocità massima della corrente, utilizzando le misure di velocità effettuate negli ultimi 20 anni in tre sezioni fluviali strumentate dell’Alto Tevere. Nei tre siti idrometrici investigati il valore del coefficiente angolare della retta di best-fit tra velocità media e massima è risultato costante e lo si può supporre tale in qualsiasi sezione all’interno del tronco fluviale investigato. Per ciascun sito, utilizzando la relazione lineare, l’errore percentuale nella stima della velocità media a partire dalla misura della velocità massima campionata è stato trovato normalmente distribuito con valore medio prossimo a zero e deviazione standard che non eccede 0.071. Tuttavia, poiché per alcuni eventi di piena l’errore percentuale assoluto è superiore al 20%, viene proposto un metodo semplificato che consente di ricostruire il solido di velocità della corrente basandosi su una semplificazione della legge di Chiu (1988) ed ipotizzando che la velocità media e massima, nelle diverse porzioni dell’area liquida, ha un andamento di tipo parabolico e la cui equazione è determinata mediante due semplici condizioni. Il confronto tra i profili di velocità stimati ed i dati sperimentali relativi a cinque eventi di piena ha mostrato una sufficiente accuratezza del metodo. Quest’ultimo ha consentito di migliorare sensibilmente la stima della velocità media rispetto alla formulazione proposta da Chiu & Said (1995) per i siti idrometrici di recente installazione. Infine il metodo può essere convenientemente adottato anche nell’ipotesi di eventi di piena eccezionali quando non è possibile effettuare misure correntometriche nella parte inferiore dell’area liquida.