Imagines agentes. Immagini per la mnemotecnica come ecfrasi inversa / Imagines agentes. Mnemonic Images as Reverse Èkphrasis

The ars oratoria has, since its origins, been supported by the ars memorativa –the ability to recall the structure and content of a speech through the use of imagery to aid memory. Mnemonic techniques have roots in antiquity, and their development has remained closely tied over time to the original ordering principles, which are essentially based on vivid imagination and two key elements: loci –meaningful, easily memorizable locations– and imagines –visual forms assigned to the concepts one wishes to remember. In describing the loci and imagines, the skilled orator systematically employs the stylistic technique of èkphrasis, as the effectiveness and vividness of the visualized images support the memorization of information. Moreover, during the retrieval of stored information, mental images become imagines agentes –active images that prompt the parts and phrasing of the speech, triggering a process of reverse èkphrasis. This article focuses on the imagines and their fundamental role in supporting memory, with the aim of highlighting and exploring the visual component of knowledge organization that has always accompanied human history, and with the objective of proposing a taxonomic interpretation of these visual devices.

L’ars oratoria è stata fin dalle origini sostenuta dall’ars memorativa, ovvero dalla capacità di ricordare l’organizzazione e la formulazione del discorso attraverso l’uso di immagini a supporto della memoria. Le tecniche mnemoniche affondano le proprie radici nell’antichità e la loro evoluzione rimane nel tempo pressoché invariabilmente connessa ai principi ordinatori iniziali, sostanzialmente fondati su un utilizzo spiccato dell’immaginazione e su due elementi: i loci, luoghi significativi facilmente memorizzabili, e le imagines, forme assegnate a ciò che si desidera ricordare. Nella descrizione dei loci e delle imagines l’oratore esperto utilizza sistematicamente la tecnica stilistica dell’ecfrasi, poiché l’efficacia e la vividezza delle immagini visualizzate lo supporti nella memorizzazione delle informazioni. Inoltre, durante il recupero delle informazioni memorizzate, le immagini mentali diventano imagines agentes poiché suggeriscono le parti e la formulazione del discorso, innescando un processo di ecfrasi inversa. Sulle imagines e sul loro ruolo fondamentale a supporto della memoria si sofferma questo articolo, con l’intento di evidenziare e di indagare la componente visiva dell’organizzazione delle conoscenze che da sempre accompagna la storia dell’uomo e con l’obiettivo di proporre una interpretazione tassonomica di tali dispositivi visuali.