La pubblicazione in Italia della Legge 22 giugno 2016, n. 112, recante disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, sembra aver stimolato una più ampia riflessione, che ha riproposto con temi ed energia nuova il tema della cosiddetta de-istituzionalizzazione o della lotta alle istituzioni totali (Goffmann, 2001; Foucault, 1993). Anzi, si può forse affermare che l’accentuazione dell’importanza di una specifica tipologia di residenzialità (ovvero il gruppo appartamento) sta in qualche caso conducendo ad una lotta sotterranea alle istituzioni più grandi, come le Residenze Sanitarie per Disabili e le altre forme comunitarie di ampia dimensione o ad alto numero di utenti. In questo scenario, è bene indagare con maggiore accuratezza il delicato rapporto tra Qualità di Vita (QdV) della persona con Disabilità Intellettiva (DI) e/o Disturbo dello Spettro Autistico a Basso Funzionamento (DdSA-BF) e il setting abitativo, per cercare di comprendere meglio le radici antropologiche e le implicazioni politiche della relazione tra la persona con disabilità e il contesto di vita, evitando le potenziali derive ideologiche, che potrebbero condurre a soluzioni affrettate e poco rispettose dei reali bisogni individuali.
La qualità di vita come criterio di individualizzazione del setting abitativo per le persone con Disabilità Intellettiva e Disturbo dello Spettro Autistico a Basso Funzionamento,
Elisa Rondini
;
2018
Abstract
La pubblicazione in Italia della Legge 22 giugno 2016, n. 112, recante disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, sembra aver stimolato una più ampia riflessione, che ha riproposto con temi ed energia nuova il tema della cosiddetta de-istituzionalizzazione o della lotta alle istituzioni totali (Goffmann, 2001; Foucault, 1993). Anzi, si può forse affermare che l’accentuazione dell’importanza di una specifica tipologia di residenzialità (ovvero il gruppo appartamento) sta in qualche caso conducendo ad una lotta sotterranea alle istituzioni più grandi, come le Residenze Sanitarie per Disabili e le altre forme comunitarie di ampia dimensione o ad alto numero di utenti. In questo scenario, è bene indagare con maggiore accuratezza il delicato rapporto tra Qualità di Vita (QdV) della persona con Disabilità Intellettiva (DI) e/o Disturbo dello Spettro Autistico a Basso Funzionamento (DdSA-BF) e il setting abitativo, per cercare di comprendere meglio le radici antropologiche e le implicazioni politiche della relazione tra la persona con disabilità e il contesto di vita, evitando le potenziali derive ideologiche, che potrebbero condurre a soluzioni affrettate e poco rispettose dei reali bisogni individuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


