Il percorso proposto ripercorre i principali riferimenti teorici e le riflessioni degli antropologi intorno alle cose, intese come soggetti capaci sia di contribuire alla produzione della realtà che di “aprire” scorci sui mondi della vita delle persone, sulle loro storie e sui legami che intessono con gli altri. Tali riflessioni suggeriscono sostanzialmente di abbandonare quella tendenza, diffusa, a trattarle come semplici prodotti dell’attività umana, inerti e muti, invitando piuttosto a seguirle nei loro movimenti sociali, nei diversi posizionamenti e regimi di valore in cui vengono a trovarsi. Guardare agli oggetti ordinari con interesse etnografico consente di ricostruirne le “biografie” e di intercettarne il carattere polisemico, osservando al tempo stesso come essi siano in grado di modificare, con la loro presenza, il sistema interazionale entro il quale sono inseriti, trasformandolo. Nel rapporto quotidiano tra persone e cose si sedimentano infatti valori, memorie, significati e attribuzioni di senso, che le cose stesse finiscono per incorporare. A tal proposito saranno presentati alcuni oggetti raccolti durante esperienze e incontri avvenuti sul campo: oggetti che verranno “smontati” per coglierne, appunto, l’essenza immateriale, nonché per ricostruire le reti di relazioni che fluiscono tra essi e le persone che li hanno pensati, prodotti, trasformati o donati. Sono esempi che mostrano come nella dialettica tra materialità e immaterialità delle cose si snodino micronarrazioni che interessano a più livelli la realtà sociale, le forme di vita e le estetiche individuali.

L'immaterialità nella materialità: riflessioni intorno a un'antropologia delle cose

Elisa Rondini
2025

Abstract

Il percorso proposto ripercorre i principali riferimenti teorici e le riflessioni degli antropologi intorno alle cose, intese come soggetti capaci sia di contribuire alla produzione della realtà che di “aprire” scorci sui mondi della vita delle persone, sulle loro storie e sui legami che intessono con gli altri. Tali riflessioni suggeriscono sostanzialmente di abbandonare quella tendenza, diffusa, a trattarle come semplici prodotti dell’attività umana, inerti e muti, invitando piuttosto a seguirle nei loro movimenti sociali, nei diversi posizionamenti e regimi di valore in cui vengono a trovarsi. Guardare agli oggetti ordinari con interesse etnografico consente di ricostruirne le “biografie” e di intercettarne il carattere polisemico, osservando al tempo stesso come essi siano in grado di modificare, con la loro presenza, il sistema interazionale entro il quale sono inseriti, trasformandolo. Nel rapporto quotidiano tra persone e cose si sedimentano infatti valori, memorie, significati e attribuzioni di senso, che le cose stesse finiscono per incorporare. A tal proposito saranno presentati alcuni oggetti raccolti durante esperienze e incontri avvenuti sul campo: oggetti che verranno “smontati” per coglierne, appunto, l’essenza immateriale, nonché per ricostruire le reti di relazioni che fluiscono tra essi e le persone che li hanno pensati, prodotti, trasformati o donati. Sono esempi che mostrano come nella dialettica tra materialità e immaterialità delle cose si snodino micronarrazioni che interessano a più livelli la realtà sociale, le forme di vita e le estetiche individuali.
2025
9791256005475
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1606896
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact