L'articolo analizza la situzione e le prospettive dell'agricoltura in Syria, esponendo quindi le linee guida per l'elaborazione di una politica per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. Vi sono infatti motivazioni interne ed esterne che potrebbero favorire tale approccio. V'é una domanda interna di prodotti sani, che già si esplicita nei mercati locali, senza che vi sia alcuna certificazione, ma solo basata sulla fiducia dei consumatori verso alcuni produttori o commercianti. Vi sono problematiche ambientali (carenza d'acqua, eccesso di carico di bestiame, etc.). Le opportunità esterno sono dovute alla vicinanza dei grandi traders turchi e tedeschi (basati in Turchia) e quindi del meracto europeo. La politica dovrebbe essere elaborata in maniera partecipata, coinvolgendo gli stakeholders, ed essere olistica, includendo azioni circa le varie componenti: formazione, ricerca, divulgazione, offerta, consumo, educazione dei consumatori, etc. Andrebbe anche ridotto il ruolo quasi totalizzante dello stato e dato più spazio alla società civile (gruppi, associazioni) ed al settore privato.

Organic agriculture in Syria: policy options

SANTUCCI, Fabio Maria
2010

Abstract

L'articolo analizza la situzione e le prospettive dell'agricoltura in Syria, esponendo quindi le linee guida per l'elaborazione di una politica per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. Vi sono infatti motivazioni interne ed esterne che potrebbero favorire tale approccio. V'é una domanda interna di prodotti sani, che già si esplicita nei mercati locali, senza che vi sia alcuna certificazione, ma solo basata sulla fiducia dei consumatori verso alcuni produttori o commercianti. Vi sono problematiche ambientali (carenza d'acqua, eccesso di carico di bestiame, etc.). Le opportunità esterno sono dovute alla vicinanza dei grandi traders turchi e tedeschi (basati in Turchia) e quindi del meracto europeo. La politica dovrebbe essere elaborata in maniera partecipata, coinvolgendo gli stakeholders, ed essere olistica, includendo azioni circa le varie componenti: formazione, ricerca, divulgazione, offerta, consumo, educazione dei consumatori, etc. Andrebbe anche ridotto il ruolo quasi totalizzante dello stato e dato più spazio alla società civile (gruppi, associazioni) ed al settore privato.
2010
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/160757
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