Il propofol è principalmente un ipnotico e non possiede attività analgesica, pertanto un animale reso incosciente mediante somministrazione di propofol può ancora rispondere a stimoli dolorosi a meno che non vengano utilizzati anche anestetici locali o analgesici. L’induzione con il propofol è rapida e dolce, anche se a volte, specie in pazienti non premedicati, come già sottolineato in precedenza, è possibile osservare una breve fase eccitatoria o brevi tremori e fascicolazioni. La dose di induzione dipende da svariati fattori, quali condizioni cliniche del paziente, età, livello di sedazione ottenuto dalla somministrazione di farmaci della premedicazione . Per esempio, se l’animale è premedicato con 0,02-0,04 mg/kg di acepromazina, la dose richiesta per l’induzione con propofol diminuisce del 30-40%, mentre la somministrazione di medetomidina (5 mcg/kg ev) o dexmedetomidina (2-4 mcg/kg ev) riduce signifi cativamente la dose di induzione nel cane fi no al 50-75% con incremento della pressione arteriosa accompagnato da bradicardia. Nei cani e nei gatti premedicati la dose necessaria per l’intubazione orotracheale varia tra 2-5 mg/kg, mentre senza premedicazione si utilizzano dosaggi tra 6-8 mg/kg ev. Il mantenimento dell’anestesia con propofol può essere effettuato mediante infusione continua (CRI) o mediante somministrazioni (boli) ripetute nel tempo. La dose di infusione dipende dalla contemporanea somministrazione di altri farmaci e dal grado di stimolazione chirurgica; nel cane varia tra 0,1 a 0,5 mg/kg/min. L’infusione continua necessita obbligatoriamente dell’uso di sistemi infusionali di precisione (pompe-siringa) ( Fig. 8.12 ). Nel gatto si utilizza una velocità di infusione simile (0,2-0,6 mg/kg/min). Il risveglio completo dopo infusione continua in cani non premedicati (per quanto sconsigliato) avviene in 8-10 min, mentre in quelli premedicati con sedativi e/o analgesici il risveglio dipende dall’effetto e dalla durata del farmaco della premedicazione.

Il propofol come agente di induzione e mantenimento nell’anestesia generale nel cane e nel gatto

BUFALARI, Antonello
1999

Abstract

Il propofol è principalmente un ipnotico e non possiede attività analgesica, pertanto un animale reso incosciente mediante somministrazione di propofol può ancora rispondere a stimoli dolorosi a meno che non vengano utilizzati anche anestetici locali o analgesici. L’induzione con il propofol è rapida e dolce, anche se a volte, specie in pazienti non premedicati, come già sottolineato in precedenza, è possibile osservare una breve fase eccitatoria o brevi tremori e fascicolazioni. La dose di induzione dipende da svariati fattori, quali condizioni cliniche del paziente, età, livello di sedazione ottenuto dalla somministrazione di farmaci della premedicazione . Per esempio, se l’animale è premedicato con 0,02-0,04 mg/kg di acepromazina, la dose richiesta per l’induzione con propofol diminuisce del 30-40%, mentre la somministrazione di medetomidina (5 mcg/kg ev) o dexmedetomidina (2-4 mcg/kg ev) riduce signifi cativamente la dose di induzione nel cane fi no al 50-75% con incremento della pressione arteriosa accompagnato da bradicardia. Nei cani e nei gatti premedicati la dose necessaria per l’intubazione orotracheale varia tra 2-5 mg/kg, mentre senza premedicazione si utilizzano dosaggi tra 6-8 mg/kg ev. Il mantenimento dell’anestesia con propofol può essere effettuato mediante infusione continua (CRI) o mediante somministrazioni (boli) ripetute nel tempo. La dose di infusione dipende dalla contemporanea somministrazione di altri farmaci e dal grado di stimolazione chirurgica; nel cane varia tra 0,1 a 0,5 mg/kg/min. L’infusione continua necessita obbligatoriamente dell’uso di sistemi infusionali di precisione (pompe-siringa) ( Fig. 8.12 ). Nel gatto si utilizza una velocità di infusione simile (0,2-0,6 mg/kg/min). Il risveglio completo dopo infusione continua in cani non premedicati (per quanto sconsigliato) avviene in 8-10 min, mentre in quelli premedicati con sedativi e/o analgesici il risveglio dipende dall’effetto e dalla durata del farmaco della premedicazione.
1999
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