A Siena è stata attuata una complessa strategia per la prevenzione degli infortuni dei cavalli impegnati a correre lo storico Palio. Tra gli aspetti presi in considerazione c’è anche la conformazione anatomica dei cavalli. L’obbiettivo di questo lavoro è quello d’illustrare le caratteristiche strutturali della pista in cui si svolge la competizione e di metterle in relazione con i presupposti teorici e bibliografici inerenti la conformazione e biomeccanica dei cavalli così da verificare la validità del Regolamento in vigore. Inoltre si sono raccolti i dati morfologici di 128 cavalli che si sono sottoposti alle misurazioni previste dal Regolamento in vigore e cioè: 1) altezza al garrese, 2) lunghezza del tronco, 3) circonferenza del torace e 4) circonferenza stinco. A 78 di questi soggetti sono state prese, a titolo sperimentale, anche: la circonferenza e l’inclinazione del pastorale. L’analisi della struttura della piazza, le teorie biomeccaniche e la letteratura scientifica del settore hanno indicato la correttezza del Regolamento ora utilizzato. I risultati emersi dalle misurazioni morfometriche hanno invece dimostrato ancora una certa incoerenza dei tipi morfologici presentati e quindi hanno confermato l’importanza delle annuali misurazioni previste dal Regolamento al fine di prevenire anche in modo strutturale l’evento traumi. L’analisi dei parametri sperimentali introdotti ed inerenti il pastorale sembra confermare l’importanza della valutazione della circonferenza dello stinco e tuttavia lascia intuire l’importanza di aumentare il numero dei distretti anatomici da monitorare ai fini di una sempre più stringente ed efficace prevenzione. In conclusione la peculiarità della pista su cui si svolge il Palio sembra favorire soggetti non più alti di 163 cm., correttamente proporzionati e leggeri ma con una conformazione robusta e regolare nei vari distretti anatomici, con un angolo ileo-ischio aperto e con un’inclinazione del nodello che non superi i 139°. Questa specifica conformazione non solo sembra aver realizzato una concreta prevenzione dei traumi in questi ultimi anni, ma sembra anche che abbia ottimizzato le prestazioni atletiche.

Presupposti Teorici, caratteristiche morfo-biomeccaniche e prevenzione dei traumi del cavallo nel Palio di Siena

PEPE, Marco;
2008

Abstract

A Siena è stata attuata una complessa strategia per la prevenzione degli infortuni dei cavalli impegnati a correre lo storico Palio. Tra gli aspetti presi in considerazione c’è anche la conformazione anatomica dei cavalli. L’obbiettivo di questo lavoro è quello d’illustrare le caratteristiche strutturali della pista in cui si svolge la competizione e di metterle in relazione con i presupposti teorici e bibliografici inerenti la conformazione e biomeccanica dei cavalli così da verificare la validità del Regolamento in vigore. Inoltre si sono raccolti i dati morfologici di 128 cavalli che si sono sottoposti alle misurazioni previste dal Regolamento in vigore e cioè: 1) altezza al garrese, 2) lunghezza del tronco, 3) circonferenza del torace e 4) circonferenza stinco. A 78 di questi soggetti sono state prese, a titolo sperimentale, anche: la circonferenza e l’inclinazione del pastorale. L’analisi della struttura della piazza, le teorie biomeccaniche e la letteratura scientifica del settore hanno indicato la correttezza del Regolamento ora utilizzato. I risultati emersi dalle misurazioni morfometriche hanno invece dimostrato ancora una certa incoerenza dei tipi morfologici presentati e quindi hanno confermato l’importanza delle annuali misurazioni previste dal Regolamento al fine di prevenire anche in modo strutturale l’evento traumi. L’analisi dei parametri sperimentali introdotti ed inerenti il pastorale sembra confermare l’importanza della valutazione della circonferenza dello stinco e tuttavia lascia intuire l’importanza di aumentare il numero dei distretti anatomici da monitorare ai fini di una sempre più stringente ed efficace prevenzione. In conclusione la peculiarità della pista su cui si svolge il Palio sembra favorire soggetti non più alti di 163 cm., correttamente proporzionati e leggeri ma con una conformazione robusta e regolare nei vari distretti anatomici, con un angolo ileo-ischio aperto e con un’inclinazione del nodello che non superi i 139°. Questa specifica conformazione non solo sembra aver realizzato una concreta prevenzione dei traumi in questi ultimi anni, ma sembra anche che abbia ottimizzato le prestazioni atletiche.
2008
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/161657
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