Per limitare le conseguenze sull’ambiente derivanti dall’aumento di consumo di combustibili fossili, la comunità internazionale si è rivolta a nuove soluzioni tecnologiche quali Fuel Cells (FC) e Veicoli alimentati a Celle a Combustibile (FCV) che impiegano come combustibile l’idrogeno. Tra gli ostacoli più grandi che si frappongono alla diffusione di queste nuove tecnologie ci sono però quelli legati allo stoccaggio e al trasporto dell’ H2 stesso. Attualmente esistono diverse modalità di immagazzinamento dell’H2. Ai sistemi più classici e più diffusi quali gas compresso e gas liquido, si affiancano nuove tecniche ancora in fase di studio o di ingegnerizzazione quali assorbimento chimico (idruri metallici, ammoniaca, idrocarburi) e fisico (nanotubi) dell‘idrogeno. Infine, si sta sviluppando rapidamente una nuova tecnologia basata sui clatrati idrati di idrogeno. Obbiettivo dello studio svolto è quello di valutare i parametri prestazionali dei diversi sistemi di stoccaggio al fine di determinare la migliore tecnologia disponibile e la migliore filiera tecnologica dalla produzione all’impiego finale dell’H2. Per ciascuna delle diverse soluzioni di stoccaggio, considerando un sistema costituito da H2, vettore e recipiente, sono stati fissati i valori di densità energetica di H2 nel sistema (kWh/Kg e kWh/litro), % in massa di H2 nel sistema, densità del sistema (Kg/l), densità di H2 nel sistema e energia spesa (stoccaggio, trasporto e il ripristino fino a condizioni di impiego) su energia immagazzinata. Dallo studio svolto, si evidenzia che la tecnologia a idrati di idrogeno, pur essendo ancora da ottimizzare, è fortemente competitiva con gli approcci tradizionali.

Valutazioni energetiche ed economiche sulle varie tecnologie di stoccaggio dell'idrogeno

COTANA, Franco;ROSSI, Federico;DI PROFIO, Pietro;GERMANI, Raimondo;SAVELLI, Gianfranco;
2007

Abstract

Per limitare le conseguenze sull’ambiente derivanti dall’aumento di consumo di combustibili fossili, la comunità internazionale si è rivolta a nuove soluzioni tecnologiche quali Fuel Cells (FC) e Veicoli alimentati a Celle a Combustibile (FCV) che impiegano come combustibile l’idrogeno. Tra gli ostacoli più grandi che si frappongono alla diffusione di queste nuove tecnologie ci sono però quelli legati allo stoccaggio e al trasporto dell’ H2 stesso. Attualmente esistono diverse modalità di immagazzinamento dell’H2. Ai sistemi più classici e più diffusi quali gas compresso e gas liquido, si affiancano nuove tecniche ancora in fase di studio o di ingegnerizzazione quali assorbimento chimico (idruri metallici, ammoniaca, idrocarburi) e fisico (nanotubi) dell‘idrogeno. Infine, si sta sviluppando rapidamente una nuova tecnologia basata sui clatrati idrati di idrogeno. Obbiettivo dello studio svolto è quello di valutare i parametri prestazionali dei diversi sistemi di stoccaggio al fine di determinare la migliore tecnologia disponibile e la migliore filiera tecnologica dalla produzione all’impiego finale dell’H2. Per ciascuna delle diverse soluzioni di stoccaggio, considerando un sistema costituito da H2, vettore e recipiente, sono stati fissati i valori di densità energetica di H2 nel sistema (kWh/Kg e kWh/litro), % in massa di H2 nel sistema, densità del sistema (Kg/l), densità di H2 nel sistema e energia spesa (stoccaggio, trasporto e il ripristino fino a condizioni di impiego) su energia immagazzinata. Dallo studio svolto, si evidenzia che la tecnologia a idrati di idrogeno, pur essendo ancora da ottimizzare, è fortemente competitiva con gli approcci tradizionali.
2007
9788860740892
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