La nota sintetizza le attuali conoscenze sulle risorse idriche della zona di competenza dell’ATO2 Umbria, il piano di gestione delle stesse ed il conseguente schema acquedottistico, riprogettato ex novo. Le risorse idriche prese in considerazione per l’uso idropotabile, a differenza di quanto previsto in passato, sono esclusivamente risorse idriche sotterranee. Gli acquiferi previsti sono gli acquiferi carbonatici della Valnerina e della catena narnese-amerina (circa 0.6 m3/s) e degli acquiferi vulcanici della zona umbra del dominio Vulsino (circa 0.06 m3/s). Il piano ha comportato la ridefinizione dei punti di prelievo idropotabili, prevedendo assieme una razionalizzazione della rete di distribuzione/captazione e la restituzione all’ambiente delle sorgenti con portata minore di 0.010 m3/s. Il piano, nel definire la nuova gestione, ha tenuto conto delle tendenze demografiche estrapolate al 2020, dei vincoli ambientali esistenti e degli scenari prevedibili in base alle variazioni climatiche in atto nella zona. Tutto ciò ha richiesto l’integrazione, rispetto i prelievi attuali, di circa 0.65 m3/s. Va rilevato che tali integrazioni non debbono essere necessariamente erogate, ma costituiscono una riserva da usarsi in caso di siccità prolungate o interruzioni accidentali.

Risorse idriche sotterranee e loro gestione: il caso dell'ATO2 Umbria (Umbria Meridionale)

DI MATTEO, Lucio;DRAGONI, Valter Ulderico;
2005

Abstract

La nota sintetizza le attuali conoscenze sulle risorse idriche della zona di competenza dell’ATO2 Umbria, il piano di gestione delle stesse ed il conseguente schema acquedottistico, riprogettato ex novo. Le risorse idriche prese in considerazione per l’uso idropotabile, a differenza di quanto previsto in passato, sono esclusivamente risorse idriche sotterranee. Gli acquiferi previsti sono gli acquiferi carbonatici della Valnerina e della catena narnese-amerina (circa 0.6 m3/s) e degli acquiferi vulcanici della zona umbra del dominio Vulsino (circa 0.06 m3/s). Il piano ha comportato la ridefinizione dei punti di prelievo idropotabili, prevedendo assieme una razionalizzazione della rete di distribuzione/captazione e la restituzione all’ambiente delle sorgenti con portata minore di 0.010 m3/s. Il piano, nel definire la nuova gestione, ha tenuto conto delle tendenze demografiche estrapolate al 2020, dei vincoli ambientali esistenti e degli scenari prevedibili in base alle variazioni climatiche in atto nella zona. Tutto ciò ha richiesto l’integrazione, rispetto i prelievi attuali, di circa 0.65 m3/s. Va rilevato che tali integrazioni non debbono essere necessariamente erogate, ma costituiscono una riserva da usarsi in caso di siccità prolungate o interruzioni accidentali.
2005
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/162328
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 12
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact