I DEM (Digital Elevation Model) rappresentano attualmente uno dei mezzi più vantaggiosi per la stima e la parametrizzazione degli elementi topografici, primari e secondari. Tali variabili costituiscono, nell’analisi geomorfica quantitativa, la base di elaborazioni a diverso grado di complessità. Il grado di esattezza nella stima dei dati di input pertanto, costituisce un fattore da cui nessuna analisi successiva dovrebbe prescindere. La NASA (National Aeronautics and Space Administration) ha recentemente concesso gratuitamente un GRID elaborato tramite metodologia di acquisizione in missione globale (Shuttle Radar Topography Mission - SRTM), per il rilevamento di tutte le terre emerse alla risoluzione massima di 6m a terra. Le mattonelle di Lat-Long sono state elaborate presso il laboratorio JPL e distribuite tramite il sito web dell’U.S.G.S. EROS Data Centre. La mosaicatura e successiva ricostruzione del DEM a 70x70 metri per l’intero territorio italiano è stata effettuata presso il Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University ed ha richiesto algoritmi di interpolazione di minima curvatura per correggere le numerose aree con no_data, corrispondenti a molteplici celle con errori di misurazione, quali valori eccessivi di altitudine, o valori fortemente negativi (peaks e sinks). Il modello, per le modalità di acquisizione del dato originario, rappresenta una riproduzione “reale” del territorio in esame ed è pertanto privo degli errori dei DEM ottenuti da digitalizzazione. Conseguentemente, dal DEM SRTM, sono derivabili parametri primari e secondari di accuratezza e corrispondenza particolarmente alte (concordemente alla risoluzione del modello). In questo lavoro, una serie di attributi primari e secondari dedotti dal DEM SRTM sono stati utilizzati per la ricostruzione della curva ipsometrica di un bacino dell’Italia centrale.

Un esempio di parametrizzazione geomorfica da dati SRTM

MELELLI, Laura;CATTUTO, Carlo;GREGORI, Lucilia
2008

Abstract

I DEM (Digital Elevation Model) rappresentano attualmente uno dei mezzi più vantaggiosi per la stima e la parametrizzazione degli elementi topografici, primari e secondari. Tali variabili costituiscono, nell’analisi geomorfica quantitativa, la base di elaborazioni a diverso grado di complessità. Il grado di esattezza nella stima dei dati di input pertanto, costituisce un fattore da cui nessuna analisi successiva dovrebbe prescindere. La NASA (National Aeronautics and Space Administration) ha recentemente concesso gratuitamente un GRID elaborato tramite metodologia di acquisizione in missione globale (Shuttle Radar Topography Mission - SRTM), per il rilevamento di tutte le terre emerse alla risoluzione massima di 6m a terra. Le mattonelle di Lat-Long sono state elaborate presso il laboratorio JPL e distribuite tramite il sito web dell’U.S.G.S. EROS Data Centre. La mosaicatura e successiva ricostruzione del DEM a 70x70 metri per l’intero territorio italiano è stata effettuata presso il Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University ed ha richiesto algoritmi di interpolazione di minima curvatura per correggere le numerose aree con no_data, corrispondenti a molteplici celle con errori di misurazione, quali valori eccessivi di altitudine, o valori fortemente negativi (peaks e sinks). Il modello, per le modalità di acquisizione del dato originario, rappresenta una riproduzione “reale” del territorio in esame ed è pertanto privo degli errori dei DEM ottenuti da digitalizzazione. Conseguentemente, dal DEM SRTM, sono derivabili parametri primari e secondari di accuratezza e corrispondenza particolarmente alte (concordemente alla risoluzione del modello). In questo lavoro, una serie di attributi primari e secondari dedotti dal DEM SRTM sono stati utilizzati per la ricostruzione della curva ipsometrica di un bacino dell’Italia centrale.
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