Esistono diversi modi in cui diritto ed etica entrano in gioco di fronte alle questioni che toccano momenti fondamentali del vivere umano: la nascita, il dolore, la malattia, la morte. Negli ultimi anni questi temi sono divenuti oggetto di una branca particolare dell’etica, che ha preso il nome di bioetica. Affrontare questioni bioetiche per il giurista vuol dire confrontarsi con il limite del diritto, insufficiente ad illuminare un campo il cui oggetto di analisi trascende ciò che l’ordinamento è in grado di descrivere. Al tempo stesso, la prospettiva giuridica è necessaria a comprendere il modo in cui il sistema del diritto, se pure in maniera parziale, regola questioni che attengono agli uomini e al modo in cui entrano in relazione fra di loro in momenti fondamentali dell’esistenza. La maggior parte delle vicende che chiamano in causa la bioetica si svolgono, infatti, all’interno di una realtà giuridicamente organizzata, quella della sanità. Il saggio affronta alcune delle principali questioni sollevate dalla bioetica nel contesto organizzativo in cui si esercita la pratica medica e in cui il paziente entra in relazione con il sistema amministrativo che dovrebbe assicurarne il diritto all’assistenza sanitaria. Si dimostra così come le modalità attraverso le quali una struttura sanitaria organizza il funzionamento dei servizi non sia affatto indifferente rispetto al modo in cui le cosidette questioni bioetiche saranno affrontate e risolte. Tutto questo suggerisce la necessità di guardare in modo diverso alla relazione fra organizzazione e diritti, vagliando la capacità e l’adeguatezza della prima nel creare un ambiente in cui la dinamica conflittuale fra valori, nella misura in cui sia ammessa, divenga parte del processo del prendersi cura della persona in quanto individuo. Non si tratta più soltanto di assicurare organizzativamente una prestazione, ma di arrivare, anche attraverso la creazione di un ambiente organizzativo adeguato, alla definizione di quale prestazione sia concretamente idonea a realizzare il diritto alla salute così come corrispondente al benessere del singolo individuo. Una sfida importante per le organizzazioni sanitarie che intendano tutelare la salute senza sacrificare gli altri diritti fondamentali della persona.

Questioni di bioetica nell’organizzazione delle strutture sanitarie

PIOGGIA, Alessandra
2008

Abstract

Esistono diversi modi in cui diritto ed etica entrano in gioco di fronte alle questioni che toccano momenti fondamentali del vivere umano: la nascita, il dolore, la malattia, la morte. Negli ultimi anni questi temi sono divenuti oggetto di una branca particolare dell’etica, che ha preso il nome di bioetica. Affrontare questioni bioetiche per il giurista vuol dire confrontarsi con il limite del diritto, insufficiente ad illuminare un campo il cui oggetto di analisi trascende ciò che l’ordinamento è in grado di descrivere. Al tempo stesso, la prospettiva giuridica è necessaria a comprendere il modo in cui il sistema del diritto, se pure in maniera parziale, regola questioni che attengono agli uomini e al modo in cui entrano in relazione fra di loro in momenti fondamentali dell’esistenza. La maggior parte delle vicende che chiamano in causa la bioetica si svolgono, infatti, all’interno di una realtà giuridicamente organizzata, quella della sanità. Il saggio affronta alcune delle principali questioni sollevate dalla bioetica nel contesto organizzativo in cui si esercita la pratica medica e in cui il paziente entra in relazione con il sistema amministrativo che dovrebbe assicurarne il diritto all’assistenza sanitaria. Si dimostra così come le modalità attraverso le quali una struttura sanitaria organizza il funzionamento dei servizi non sia affatto indifferente rispetto al modo in cui le cosidette questioni bioetiche saranno affrontate e risolte. Tutto questo suggerisce la necessità di guardare in modo diverso alla relazione fra organizzazione e diritti, vagliando la capacità e l’adeguatezza della prima nel creare un ambiente in cui la dinamica conflittuale fra valori, nella misura in cui sia ammessa, divenga parte del processo del prendersi cura della persona in quanto individuo. Non si tratta più soltanto di assicurare organizzativamente una prestazione, ma di arrivare, anche attraverso la creazione di un ambiente organizzativo adeguato, alla definizione di quale prestazione sia concretamente idonea a realizzare il diritto alla salute così come corrispondente al benessere del singolo individuo. Una sfida importante per le organizzazioni sanitarie che intendano tutelare la salute senza sacrificare gli altri diritti fondamentali della persona.
2008
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/164105
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