Valutare la probabilità di accadimento dei movimenti di massa e gli effetti che ne conseguono, significa, in termini tecnico-scientifici, stimarne il grado di suscettibilità, pericolosità e rischio per una determinata area. Il riconoscimento e la perimetrazione delle aree a differente grado di pericolosità, quando siano il risultato dei tradizionali metodi di osservazione e di fotointerpretazione, possono contenere una percentuale d’errore variabile e talvolta consistente (fino all’80%). Questo rende le carte tematiche, derivanti dalle consuete tecniche di rilevamento, estremamente soggettive e non sempre attendibili. La crescente diffusione dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) e delle immagini satellitari, ha fornito la possibilità di utilizzare nuovi strumenti, validi sia per il riconoscimento delle forme, che per la perimetrazione, attraverso modelli di analisi spaziale, delle aree soggette a specifici processi morfogenetici. Il lavoro presenta un esempio di valutazione della suscettibilità da frana applicato al bacino del T. Assino (Umbria) attraverso un modello di analisi statistica bivariata. La carta finale di sintesi è il risultato di complesse operazioni di acquisizione, pre-elaborazione e analisi dei dati territoriali sintetizzabili come di seguito: 1) implementazione di un DBR (Database Relazionale) dei fattori della franosità dell’area: geologia, uso del suolo, caratteristiche morfometriche e morfologiche significative; 2) analisi di un DEM (Digital Elevation Model) a 90 m di risoluzione derivato da dati SAR per l’elaborazione degli attributi topografici primari e secondari selezionati; 3) individuazione di unità omogenee (UCU); 4) determinazione e successiva digitalizzazione in ambiente GIS delle aree in dissesto per comprendere i rapporti spaziali e causativi tra frequenza e distribuzione per ogni fattore predisponente; 5) operazioni di overlay dei fattori pesati, per la realizzazione di una cartografia di sintesi con la perimetrazione di aree a grado di pericolosità crescente.

L’analisi statistica bivariata in ambiente GIS: un esempio applicato alla valutazione della suscettibilità da frana

MELELLI, Laura;
2008

Abstract

Valutare la probabilità di accadimento dei movimenti di massa e gli effetti che ne conseguono, significa, in termini tecnico-scientifici, stimarne il grado di suscettibilità, pericolosità e rischio per una determinata area. Il riconoscimento e la perimetrazione delle aree a differente grado di pericolosità, quando siano il risultato dei tradizionali metodi di osservazione e di fotointerpretazione, possono contenere una percentuale d’errore variabile e talvolta consistente (fino all’80%). Questo rende le carte tematiche, derivanti dalle consuete tecniche di rilevamento, estremamente soggettive e non sempre attendibili. La crescente diffusione dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) e delle immagini satellitari, ha fornito la possibilità di utilizzare nuovi strumenti, validi sia per il riconoscimento delle forme, che per la perimetrazione, attraverso modelli di analisi spaziale, delle aree soggette a specifici processi morfogenetici. Il lavoro presenta un esempio di valutazione della suscettibilità da frana applicato al bacino del T. Assino (Umbria) attraverso un modello di analisi statistica bivariata. La carta finale di sintesi è il risultato di complesse operazioni di acquisizione, pre-elaborazione e analisi dei dati territoriali sintetizzabili come di seguito: 1) implementazione di un DBR (Database Relazionale) dei fattori della franosità dell’area: geologia, uso del suolo, caratteristiche morfometriche e morfologiche significative; 2) analisi di un DEM (Digital Elevation Model) a 90 m di risoluzione derivato da dati SAR per l’elaborazione degli attributi topografici primari e secondari selezionati; 3) individuazione di unità omogenee (UCU); 4) determinazione e successiva digitalizzazione in ambiente GIS delle aree in dissesto per comprendere i rapporti spaziali e causativi tra frequenza e distribuzione per ogni fattore predisponente; 5) operazioni di overlay dei fattori pesati, per la realizzazione di una cartografia di sintesi con la perimetrazione di aree a grado di pericolosità crescente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/164701
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