Il saggio pubblicato in lingua Inglese negli Stati Uniti (Michigan Journal of International Law) è un articolo scritto insieme al prof. William T. Pizzi (University of Colorado School of Law) durante un periodo di ricerca trascorso dalla sottoscritta all’estero (Colorado University School of Law). L’articolo, elaborato nel 2003 e pubblicato nel 2004, si propone di analizzare le differenze tra sistemi processuali improntati a diversi valori e metodi circa la ricostruzione dei fatti nel processo penale. In particolare, l’obiettivo perseguito nello scritto non è soltanto quello di analizzare le classiche differenze tra sistemi di common law e sistemi di civil law, ma, soprattutto, alla luce di tali distinzioni, comprendere le ragioni per le quali il varo della riforma del codice di procedura penale del 1988, in Italia, non ha raggiunto il successo auspicato. In questa prospettiva, ci si muove evidenziando i punti cruciali della riforma da subito (1992) messi in crisi a seguito degli interventi della Corte costituzionale e del legislatore che, dopo il varo del “nuovo” codice, hanno portato ad una svolta verso un modello inquisitorio. Si è poi passati ad analizzare i successivi interventi legislativi che hanno portato, nel 1999, alla riforma del c.d. giusto processo con la conseguente adozione di nuove regole codicistiche e la "riscoperta" della regola d'oro del contraddittorio e del ruolo delle pari nell’elaborazione della prova. Il tutto sempre in una prospettiva comparata che ha cercato di evidenziare le resistenze culturali e di sistema che spesso si celano nei “trapianti” di istituti e norme provenienti da modelli completamente diversi.
The Battle To Establish An Adversarial Trial System in Italy
MONTAGNA, Mariangela;
2004
Abstract
Il saggio pubblicato in lingua Inglese negli Stati Uniti (Michigan Journal of International Law) è un articolo scritto insieme al prof. William T. Pizzi (University of Colorado School of Law) durante un periodo di ricerca trascorso dalla sottoscritta all’estero (Colorado University School of Law). L’articolo, elaborato nel 2003 e pubblicato nel 2004, si propone di analizzare le differenze tra sistemi processuali improntati a diversi valori e metodi circa la ricostruzione dei fatti nel processo penale. In particolare, l’obiettivo perseguito nello scritto non è soltanto quello di analizzare le classiche differenze tra sistemi di common law e sistemi di civil law, ma, soprattutto, alla luce di tali distinzioni, comprendere le ragioni per le quali il varo della riforma del codice di procedura penale del 1988, in Italia, non ha raggiunto il successo auspicato. In questa prospettiva, ci si muove evidenziando i punti cruciali della riforma da subito (1992) messi in crisi a seguito degli interventi della Corte costituzionale e del legislatore che, dopo il varo del “nuovo” codice, hanno portato ad una svolta verso un modello inquisitorio. Si è poi passati ad analizzare i successivi interventi legislativi che hanno portato, nel 1999, alla riforma del c.d. giusto processo con la conseguente adozione di nuove regole codicistiche e la "riscoperta" della regola d'oro del contraddittorio e del ruolo delle pari nell’elaborazione della prova. Il tutto sempre in una prospettiva comparata che ha cercato di evidenziare le resistenze culturali e di sistema che spesso si celano nei “trapianti” di istituti e norme provenienti da modelli completamente diversi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.