Essere, idea, libertà. La dottrina dell’idea in Martin Heidegger

In questo testo l'autore ha affrontato la questione della libertà in relazione al tema dell’idea per tentare di vedere come alcuni compagni di cammino del pensiero heideggeriano, pensatori “metafisici”, abbiano in un certo senso anticipato nella medesimezza dell’argomento la connessione tra pensare e libertà. Pensare l’idea implica infatti un porsi nella libertà preliminare che rende possibile ogni relazionarsi a tale tema; allo stesso modo l’idea di libertà è ciò che immette la metafisica dell’idealismo nel suo elemento originario attraverso l’istituzione di un vincolo assolvente col principio che costituisce il reale fondamento di ogni autentico filosofare. Da questo punto di vista la libertà non coincide mai con l’astratta assenza di vincoli, anche quando essa, apparentemente, in Heidegger coincide con un tentativo di “distruzione” della tradizione metafisica occidentale. L’idea di libertà nella sua realizzazione, nella sua presenza come fondamento del pensare, è ciò che istituisce un vincolo essenziale con la tradizione, poiché la fonda a tal punto in quell’unico elemento del pensare che è Essere, Dio, idea, Eternità senza di cui la libertà stessa si perderebbe nella vanità dell’opinare e dell’astrattezza senza limiti in cui essa piuttosto risulta essere illibertà e schiavitù. La riflessione si orienta così sul tema del Principio per cogliere nella libertà il fondamento del pensare, tanto metafisico che post-metafisico, nel tentativo di cogliere nella libertà stessa il nucleo intimo della filosofia in quanto tale.