Il saggio prende in esame la Cappella della Maddalena, nel palazzo del Bargello a Firenze, considerando le recenti disparità di opinione sulla cronologia del ciclo di affreschi che le fonti tramandavano di mano di Giotto. Attraverso l’analisi stilistica del Paradiso e delle Storie della Maddalena e del Battista si precisano le forti tangenze con l’ultima fase del maestro e la declinazione datane da due differenti personalità, nella tendenza di Maso di Banco e di Stefano Fiorentino. Se ne conferma così una fase di realizzazione nel quarto decennio del secolo in linea con la volontà di recupero della memoria di Dante, che è effigiato tra i beati. Il ciclo viene inoltre considerato all’interno delle vicende storiche e costruttive del palazzo, che appare essere stato un vero e proprio presidio artistico di Giotto. In precedenza infatti il pittore è tramandato avervi eseguito l’allegoria del Buono e del Cattivo Governo, perduti, e una Madonna col bambino, ancora in situ, che è improntata da un forte messaggio civico. In questa chiave si può pertanto leggere il contenuto di tutti gli interventi giotteschi.
LA BOTTEGA NEL CANTIERE : IL CICLO GIOTTESCO DELLA CAPPELLA DELLA MADDALENA E IL PALAZZO DEL PODESTÀ A FIRENZE
NERI, Enrica
2009
Abstract
Il saggio prende in esame la Cappella della Maddalena, nel palazzo del Bargello a Firenze, considerando le recenti disparità di opinione sulla cronologia del ciclo di affreschi che le fonti tramandavano di mano di Giotto. Attraverso l’analisi stilistica del Paradiso e delle Storie della Maddalena e del Battista si precisano le forti tangenze con l’ultima fase del maestro e la declinazione datane da due differenti personalità, nella tendenza di Maso di Banco e di Stefano Fiorentino. Se ne conferma così una fase di realizzazione nel quarto decennio del secolo in linea con la volontà di recupero della memoria di Dante, che è effigiato tra i beati. Il ciclo viene inoltre considerato all’interno delle vicende storiche e costruttive del palazzo, che appare essere stato un vero e proprio presidio artistico di Giotto. In precedenza infatti il pittore è tramandato avervi eseguito l’allegoria del Buono e del Cattivo Governo, perduti, e una Madonna col bambino, ancora in situ, che è improntata da un forte messaggio civico. In questa chiave si può pertanto leggere il contenuto di tutti gli interventi giotteschi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.