Obiettivi La strategia della promozione della salute, costituisce oggi l’orizzonte sfidante per un ri-orientamento dei servizi sanitari di cura in direzione di un continuo miglioramento della qualità della loro offerta. Uno degli ambiti nei quali trova maggiore interesse il rapporto tra promozione della salute e miglioramento della qualità dei servizi ospedalieri è costituito dal benessere degli operatori che vi lavorano. Vi è infatti ampia concordanza sul fatto che il benessere degli operatori abbia un impatto decisivo sull’efficacia del processo terapeutico e riabilitativo. Sebbene questo aspetto sia entrato a pieno titolo nell’approccio alla qualità, come dimostra l’esperienza della Rete Health Promoting Hospitals, nella consapevolezza dei decisori e di molti operatori stessi, non sono ancora del tutto chiarite le basi scientifiche sulle quali impiantare un approccio operativo. Oggi infatti la discussione si concentra soprattutto sul versante patogenetico rappresentato dalla burn-out syndrome e molto meno sui fattori salutogenetici che possono determinare un “sano posto di lavoro”.Gli autori si propongono di fornire un quadro di riferimento aggiornato sul tema e in particolare su due determinanti fondamentali quali la relazione operatore utente e il clima relazionale nell’ambiente di lavoro. Metodi Revisione della letteratura scientifica internazionale Conclusioni La relazione operatore utente viene presentata da un punto di vista originale che coniuga l’approccio psicologico alle ricerche di neuroscienze le quali mettono in luce le vie neuro funzionali che sostengono i comportamenti e le emozioni in gioco – da parte degli operatori – nella relazione con l’utente. La visione salutogenetica viene ritenuta di fondamentale importanza nella produzione di quell’empowerment psicocorporeo in grado di costituire un operatore capace di confrontarsi positivamente con i fattori produttori di stress nel suo lavoro. Nelle conclusioni si argomenta la necessità di affrontare il miglioramento della qualità dei servizi attraverso la promozione di un luogo di lavoro sano individuando due aspetti cruciali: da una parte lo sviluppo di una ricerca che porti ad identificare indicatori più precisi in grado di restituire informazioni sulla qualità della relazione operatore utente andando oltre la sola documentazione dei livelli di burn-out ma includendo i fattori che sono alla base della teoria salutogenica della promozione della salute, dall’altra l’attivazione di processi di formazione continua all’interno di setting di tipo esperienziale; la formazione esperienziale si dimostra un approccio coerente con la tipologia dei determinanti individuati alla base del processo di costruzione dell’empowerment psicocorporeo degli operatori.
Empowerment psicocorporeo come strategia di Ben Essere e prevenzione del burn-out nei servizi di cura
POCETTA, Giancarlo;
2010
Abstract
Obiettivi La strategia della promozione della salute, costituisce oggi l’orizzonte sfidante per un ri-orientamento dei servizi sanitari di cura in direzione di un continuo miglioramento della qualità della loro offerta. Uno degli ambiti nei quali trova maggiore interesse il rapporto tra promozione della salute e miglioramento della qualità dei servizi ospedalieri è costituito dal benessere degli operatori che vi lavorano. Vi è infatti ampia concordanza sul fatto che il benessere degli operatori abbia un impatto decisivo sull’efficacia del processo terapeutico e riabilitativo. Sebbene questo aspetto sia entrato a pieno titolo nell’approccio alla qualità, come dimostra l’esperienza della Rete Health Promoting Hospitals, nella consapevolezza dei decisori e di molti operatori stessi, non sono ancora del tutto chiarite le basi scientifiche sulle quali impiantare un approccio operativo. Oggi infatti la discussione si concentra soprattutto sul versante patogenetico rappresentato dalla burn-out syndrome e molto meno sui fattori salutogenetici che possono determinare un “sano posto di lavoro”.Gli autori si propongono di fornire un quadro di riferimento aggiornato sul tema e in particolare su due determinanti fondamentali quali la relazione operatore utente e il clima relazionale nell’ambiente di lavoro. Metodi Revisione della letteratura scientifica internazionale Conclusioni La relazione operatore utente viene presentata da un punto di vista originale che coniuga l’approccio psicologico alle ricerche di neuroscienze le quali mettono in luce le vie neuro funzionali che sostengono i comportamenti e le emozioni in gioco – da parte degli operatori – nella relazione con l’utente. La visione salutogenetica viene ritenuta di fondamentale importanza nella produzione di quell’empowerment psicocorporeo in grado di costituire un operatore capace di confrontarsi positivamente con i fattori produttori di stress nel suo lavoro. Nelle conclusioni si argomenta la necessità di affrontare il miglioramento della qualità dei servizi attraverso la promozione di un luogo di lavoro sano individuando due aspetti cruciali: da una parte lo sviluppo di una ricerca che porti ad identificare indicatori più precisi in grado di restituire informazioni sulla qualità della relazione operatore utente andando oltre la sola documentazione dei livelli di burn-out ma includendo i fattori che sono alla base della teoria salutogenica della promozione della salute, dall’altra l’attivazione di processi di formazione continua all’interno di setting di tipo esperienziale; la formazione esperienziale si dimostra un approccio coerente con la tipologia dei determinanti individuati alla base del processo di costruzione dell’empowerment psicocorporeo degli operatori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.