La Geologia Urbana, Geositi, Geomorfositi, Geologia e Turismo, ecc. sono nuovi orientamenti culturali che mirano a identificare, censire, promuovere e fruire le caratteristiche geologiche e geomorfologiche dei luoghi. In particolare, la regione Umbria deve la sua ricchezza di valori ambientali alla complessità geologica e litologica che si traduce una grande varietà di forme e d’ambienti ben caratterizzati ed esclusivi che identificano anche una Geodiversità ambientale e paesaggistica di suggestione e di grande spessore culturale. Il Progetto cartografico di Geologia Urbana in via d’elaborazione ed in collaborazione con la Regione Umbria permette di riconoscere e cartografare i litotipi dei monumenti e dell’edificato delle nostre città e di realizzare uno straordinario mezzo di divulgazione scientifica e turistica di buon livello culturale che mette a disposizione di un turista, sempre più consapevole motivato, contenuti disciplinari non sufficientemente noti e d’insospettato contenuto. La conoscenza geologica della “memoria della terra” dei luoghi è una risorsa culturale e scientifica ma anche turistica ed economica. In virtù sempre della sua variegata complessità morfologica il territorio umbro è ricco di emergenze ambientali degne di attenzione non solo nel loro aspetto scenico, che viene in genere acquisito in un turismo tradizionale, ma anche sotto l’aspetto geologico e paleo-geografico. Geomorfositi degni d’attenzione sono, solo per citarne alcuni, il Lago Trasimeno con la sua evoluzione paleogeografica che lo identifica come “lago tettonico” o la “mesa di Orvieto” che racconta una storia di eruzioni vulcaniche riferite all’apparato di Bolsena le cui colate sono arrivate in Umbria fino alla valle del F. Paglia. Gli spettacolari processi morfogenetici carsici che hanno portato al modellamento ed evoluzione del Geomorfosito dei Mortari sul M. Subasio, le “Fosse” pseudocarsiche del Piano di Marmore, le gole dello Stifone, la “depressione intermontana” del Pian Grande ed infine la Valnerina con il territorio di Preci, rappresentano località la cui storia e tradizione vanno incrementate e trasmesse, ma di cui sfuggono in genere le vicende geologiche e le ragioni della loro evoluzione ed ubicazione che è sempre fortemente condizionata dalle condizioni geologiche e geomorfologiche locali. Sulla base di quanto detto pertanto, la basilica di S. Eutizio con il suo campanile dal basamento scolpito dalle “colate di travertino” merita di essere annoverato tra i Geomorfositi e costituisce valore aggiunto alla frequentazione turistica. La conoscenza, conservazione, tutela e promozione del patrimonio geologico è quanto auspicato anche dall’Unesco che attorno agli anni ’70 cominciò a stabilire le linee guida per l’individuazione e censimento dei Geositi e Geomorfositi. Un approccio geo-turistico al territorio, pertanto, è auspicabile poiché i luoghi usualmente vissuti fanno parte di quella straordinaria risorsa “all’ombra dei campanili” del cui valore, proprio perchè fanno parte della quotidianità, non sempre la collettività ha una reale percezione, ma che costituiscono il nostro ed irripetibile patrimonio geologico. Il Paesaggio che è interazione e sinergia tra variabili biotiche ed abiotiche, così interpretato e comunicato, rappresenta occasione scientifica poiché permette a noi ricercatori di approfondire le nostre conoscenze e di esportare divulgando i risultati della ricerca accademica, opportunità culturale proposta ed offerta ad un ampia utenza turistica e non solo; risorsa economica poiché il valore geologico, che tra l’altro ha aspetti anche di grande suggestione, può attivare uno stimolante ed interessante indotto geo-turistico.
"Progetto Cartografico di Geologia Urbana", Geositi e Geoturismo: occasione scientifica, opportunità culturale e risorsa economica per l'Umbria
GREGORI, Lucilia
2009
Abstract
La Geologia Urbana, Geositi, Geomorfositi, Geologia e Turismo, ecc. sono nuovi orientamenti culturali che mirano a identificare, censire, promuovere e fruire le caratteristiche geologiche e geomorfologiche dei luoghi. In particolare, la regione Umbria deve la sua ricchezza di valori ambientali alla complessità geologica e litologica che si traduce una grande varietà di forme e d’ambienti ben caratterizzati ed esclusivi che identificano anche una Geodiversità ambientale e paesaggistica di suggestione e di grande spessore culturale. Il Progetto cartografico di Geologia Urbana in via d’elaborazione ed in collaborazione con la Regione Umbria permette di riconoscere e cartografare i litotipi dei monumenti e dell’edificato delle nostre città e di realizzare uno straordinario mezzo di divulgazione scientifica e turistica di buon livello culturale che mette a disposizione di un turista, sempre più consapevole motivato, contenuti disciplinari non sufficientemente noti e d’insospettato contenuto. La conoscenza geologica della “memoria della terra” dei luoghi è una risorsa culturale e scientifica ma anche turistica ed economica. In virtù sempre della sua variegata complessità morfologica il territorio umbro è ricco di emergenze ambientali degne di attenzione non solo nel loro aspetto scenico, che viene in genere acquisito in un turismo tradizionale, ma anche sotto l’aspetto geologico e paleo-geografico. Geomorfositi degni d’attenzione sono, solo per citarne alcuni, il Lago Trasimeno con la sua evoluzione paleogeografica che lo identifica come “lago tettonico” o la “mesa di Orvieto” che racconta una storia di eruzioni vulcaniche riferite all’apparato di Bolsena le cui colate sono arrivate in Umbria fino alla valle del F. Paglia. Gli spettacolari processi morfogenetici carsici che hanno portato al modellamento ed evoluzione del Geomorfosito dei Mortari sul M. Subasio, le “Fosse” pseudocarsiche del Piano di Marmore, le gole dello Stifone, la “depressione intermontana” del Pian Grande ed infine la Valnerina con il territorio di Preci, rappresentano località la cui storia e tradizione vanno incrementate e trasmesse, ma di cui sfuggono in genere le vicende geologiche e le ragioni della loro evoluzione ed ubicazione che è sempre fortemente condizionata dalle condizioni geologiche e geomorfologiche locali. Sulla base di quanto detto pertanto, la basilica di S. Eutizio con il suo campanile dal basamento scolpito dalle “colate di travertino” merita di essere annoverato tra i Geomorfositi e costituisce valore aggiunto alla frequentazione turistica. La conoscenza, conservazione, tutela e promozione del patrimonio geologico è quanto auspicato anche dall’Unesco che attorno agli anni ’70 cominciò a stabilire le linee guida per l’individuazione e censimento dei Geositi e Geomorfositi. Un approccio geo-turistico al territorio, pertanto, è auspicabile poiché i luoghi usualmente vissuti fanno parte di quella straordinaria risorsa “all’ombra dei campanili” del cui valore, proprio perchè fanno parte della quotidianità, non sempre la collettività ha una reale percezione, ma che costituiscono il nostro ed irripetibile patrimonio geologico. Il Paesaggio che è interazione e sinergia tra variabili biotiche ed abiotiche, così interpretato e comunicato, rappresenta occasione scientifica poiché permette a noi ricercatori di approfondire le nostre conoscenze e di esportare divulgando i risultati della ricerca accademica, opportunità culturale proposta ed offerta ad un ampia utenza turistica e non solo; risorsa economica poiché il valore geologico, che tra l’altro ha aspetti anche di grande suggestione, può attivare uno stimolante ed interessante indotto geo-turistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.