Il “Progetto Cartografico di Geologia Urbana”, realizzato in collaborazione con il Servizio Informatico/Informativo della Regione Umbria, prevede la realizzazione delle cartografie relative alle più importanti città della regione umbra (Perugia, Orvieto, Assisi, Spello, ecc.). Tale applicazione rappresenta uno dei numerosi contenuti studiati all’interno della Geologia Urbana che investe tematiche urbane molto ampie e diversificate. Le cartografie dispongono di una parte frontale (AA.VV., 2005), dove viene confezionata la planimetria litologica, l’indicazione delle rocce, immagini simbolo della città e un inquadramento geologico e geomorfologico dell’area urbanizzata. Nella cartografia di Perugia, per esempio, è presente l’evoluzione paleogeografia del Colle di Perugia e una descrizione dell’archeometria della Fontana Maggiore. La motivazione che porta all’elaborazione di questo strumento cartografico, nuovo ma abbastanza sconosciuto, nasce dalla consapevolezza della necessità di incrementare la divulgazione dei contenuti delle scienze della terra all’interno delle nostre città, di offrire un’opportunità culturale di grande spessore e di attivare negli abitanti dei luoghi la consapevolezza del bene urbano e geologico-ambientale. Si viene così a sviluppare in loco quel “senso di appartenenza” ai luoghi che potrebbe diventare una leva per conoscere, promuovere e quindi salvaguardare “l’eccezionale quotidianità” del centro urbano e le peculiarità del territorio limitrofo. Ogni centro urbano racconta attraverso il suo edificato urbano la storia geologica e geomorfologica del suo territorio e del siti eletti a dimora da parte delle popolazioni del passato: questo contenuto culturale di grande portata, non solo è sconosciuto agli abitanti dei luoghi, ma non viene trasmesso a turisti e visitatori, neanche a livello divulgativo. La complessità litologica e morfologica dei luoghi urbani ne fa una piacevole meta turistica, ma non ancora geo-turistica. Tali cartografie sono, pertanto, un’interessante opportunità culturale ed economica che, nelle mani delle istituzioni o autorità locali, diventa non solo un mezzo per acquisire informazioni culturali, ma strumento per la gestione e tutela dei valori dei centri urbani. Il censimento dei “punti d’interesse” geologici nelle cartografie comporta, infatti, l’assunzione d’informazioni utili per la presa di coscienza e quindi valorizzazione e gestione dei valori urbani, utili anche alla valutazione della sicurezza ed alla pianificazione di interventi. Assisi, per esempio, ricca di tradizioni culturali, religiose ed artistiche, è città molto nota, ma non altrettanto la contestualizzazione del suo territorio. Le cartografie di Geologia Urbana, pertanto, rappresentano un irrinunciabile strumento di comunicazione e condivisione dei valori geologici delle città, sconosciuti ai turisti e talora insospettati per i loro abitanti.

Il progetto cartografico d Geologia Urbana in Umbria: stato dell'arte, prospettive, sviluppi

GREGORI, Lucilia
2010

Abstract

Il “Progetto Cartografico di Geologia Urbana”, realizzato in collaborazione con il Servizio Informatico/Informativo della Regione Umbria, prevede la realizzazione delle cartografie relative alle più importanti città della regione umbra (Perugia, Orvieto, Assisi, Spello, ecc.). Tale applicazione rappresenta uno dei numerosi contenuti studiati all’interno della Geologia Urbana che investe tematiche urbane molto ampie e diversificate. Le cartografie dispongono di una parte frontale (AA.VV., 2005), dove viene confezionata la planimetria litologica, l’indicazione delle rocce, immagini simbolo della città e un inquadramento geologico e geomorfologico dell’area urbanizzata. Nella cartografia di Perugia, per esempio, è presente l’evoluzione paleogeografia del Colle di Perugia e una descrizione dell’archeometria della Fontana Maggiore. La motivazione che porta all’elaborazione di questo strumento cartografico, nuovo ma abbastanza sconosciuto, nasce dalla consapevolezza della necessità di incrementare la divulgazione dei contenuti delle scienze della terra all’interno delle nostre città, di offrire un’opportunità culturale di grande spessore e di attivare negli abitanti dei luoghi la consapevolezza del bene urbano e geologico-ambientale. Si viene così a sviluppare in loco quel “senso di appartenenza” ai luoghi che potrebbe diventare una leva per conoscere, promuovere e quindi salvaguardare “l’eccezionale quotidianità” del centro urbano e le peculiarità del territorio limitrofo. Ogni centro urbano racconta attraverso il suo edificato urbano la storia geologica e geomorfologica del suo territorio e del siti eletti a dimora da parte delle popolazioni del passato: questo contenuto culturale di grande portata, non solo è sconosciuto agli abitanti dei luoghi, ma non viene trasmesso a turisti e visitatori, neanche a livello divulgativo. La complessità litologica e morfologica dei luoghi urbani ne fa una piacevole meta turistica, ma non ancora geo-turistica. Tali cartografie sono, pertanto, un’interessante opportunità culturale ed economica che, nelle mani delle istituzioni o autorità locali, diventa non solo un mezzo per acquisire informazioni culturali, ma strumento per la gestione e tutela dei valori dei centri urbani. Il censimento dei “punti d’interesse” geologici nelle cartografie comporta, infatti, l’assunzione d’informazioni utili per la presa di coscienza e quindi valorizzazione e gestione dei valori urbani, utili anche alla valutazione della sicurezza ed alla pianificazione di interventi. Assisi, per esempio, ricca di tradizioni culturali, religiose ed artistiche, è città molto nota, ma non altrettanto la contestualizzazione del suo territorio. Le cartografie di Geologia Urbana, pertanto, rappresentano un irrinunciabile strumento di comunicazione e condivisione dei valori geologici delle città, sconosciuti ai turisti e talora insospettati per i loro abitanti.
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