Questo articolo rappresenta una riflessione analitica sulla necessità di una collaborazione tra la psicologia dell’educazione e le neuroscienze cognitive. A tale proposito viene fornita qui, l’analisi di alcuni scritti di Vygotskij sull’imitazione da lui formulata all’interno della zona di sviluppo potenziale, relazionandola con le recenti scoperte sui neuroni specchio. Infatti, il concetto di potenzialità nel senso di graduale processo maturativo e di sviluppo, grazie alle varie forme imitative anche molto complesse, può aprire nuovi orizzonti per un apprendimento efficace e costruttivo. Proprio per questo la mia ipotesi si propone di rileggere alcune teorie concernenti la psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla luce delle recenti scoperte delle neuroscienze cognitive. Si ritiene infatti indispensabile che per raggiungere certi traguardi nello sviluppo del soggetto sia necessario l’apporto delle neuroscienze in quanto grazie all’impiego di strumenti di brainimaging possono offrirci una spiegazione materiale di ciò che accade nel cervello, ed offrirci spunti per progetti su nove forme di apprendimento con ricadute sostanziali sullo sviluppo del bambino. Questo approccio integrato di tipo multidisciplinare può rappresentare lo start point per affrontare nuovi studi in ambito educativo per lo sviluppo motorio e cognitivo del bambino. Infatti in conclusione di questo lavoro si vuole ipotizzare come lavori multidisciplinari, concernenti apprendimenti che coinvolgono i sistemi motori, percettivi e linguistici in bambini, nei primi anni di scolarizzazione, potrebbero condurre a nuovi e interessanti risultati, soprattutto se miranti alla creazione di training imitativi per facilitare per esempio l’apprendimento della scrittura soprattutto in casi di disgrafia.
La teoria dell'imitazione di Vygotskij alla luce delle scoperte sul sistema dei neuroni specchio: una riflessione integrata.
VECCHINI, Aurora
2010
Abstract
Questo articolo rappresenta una riflessione analitica sulla necessità di una collaborazione tra la psicologia dell’educazione e le neuroscienze cognitive. A tale proposito viene fornita qui, l’analisi di alcuni scritti di Vygotskij sull’imitazione da lui formulata all’interno della zona di sviluppo potenziale, relazionandola con le recenti scoperte sui neuroni specchio. Infatti, il concetto di potenzialità nel senso di graduale processo maturativo e di sviluppo, grazie alle varie forme imitative anche molto complesse, può aprire nuovi orizzonti per un apprendimento efficace e costruttivo. Proprio per questo la mia ipotesi si propone di rileggere alcune teorie concernenti la psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla luce delle recenti scoperte delle neuroscienze cognitive. Si ritiene infatti indispensabile che per raggiungere certi traguardi nello sviluppo del soggetto sia necessario l’apporto delle neuroscienze in quanto grazie all’impiego di strumenti di brainimaging possono offrirci una spiegazione materiale di ciò che accade nel cervello, ed offrirci spunti per progetti su nove forme di apprendimento con ricadute sostanziali sullo sviluppo del bambino. Questo approccio integrato di tipo multidisciplinare può rappresentare lo start point per affrontare nuovi studi in ambito educativo per lo sviluppo motorio e cognitivo del bambino. Infatti in conclusione di questo lavoro si vuole ipotizzare come lavori multidisciplinari, concernenti apprendimenti che coinvolgono i sistemi motori, percettivi e linguistici in bambini, nei primi anni di scolarizzazione, potrebbero condurre a nuovi e interessanti risultati, soprattutto se miranti alla creazione di training imitativi per facilitare per esempio l’apprendimento della scrittura soprattutto in casi di disgrafia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.