La terapia con farmaci antagonisti della vitamina K (dicumarolici)ha attualmente delle precise indicazioni ed è assunta da un crescente numero di persone . Su questa popolazione gli interventi di chirurgia minore più richiesti sono senza dubbio le estrazioni dentarie. Mentre per interventi di chirurgia maggiore è obbligatoria la sostituzione del dicumarolico con l’eparina, potendo disporre in caso di emorragia di un antidoto di pronto effetto (solfato di protamina),per le estrazioni dentarie la Letteratura Internazionale e la nostra esperienza clinica indicano che è possibile eseguire le procedure estrattive continuando l’assunzione del farmaco. Nella Clinica Odontoiatrica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia sono ormai più di 15 anni che si eseguono estrazioni dentarie nei pazienti in terapia con antagonisti della vitamina K senza modificarne il dosaggio, ma solo controllando che il valore del INR non sia sopra il range terapeutico. Sono state registrate le complicazioni emorragiche dopo 250 sedute estrattive consecutive effettuate nei nostri ambulatori dal settembre 2004 al giugno 2007. Non si sono mai verificate emorragie così gravi da richiedere ricovero ospedaliero, trasfusioni e/o sospensione del dicumarolico. Soltanto 4 pazienti sono dovuti tornare presso il nostro ambulatorio per controllare, mediante semplici misure locali, un sanguinamento tardivo. I risultati ottenuti confermano la validità del nostro protocollo che, vista la sua semplicità, può essere applicato in qualsiasi ambulatorio odontoiatrico.
Estrazioni dentarie ambulatoriali nei pazienti in terapia con antagonisti della vitamina K: verifica clinica di un protocollo operativo semplice e facilmente riproducibile
LOMURNO, Giuseppe;
2007
Abstract
La terapia con farmaci antagonisti della vitamina K (dicumarolici)ha attualmente delle precise indicazioni ed è assunta da un crescente numero di persone . Su questa popolazione gli interventi di chirurgia minore più richiesti sono senza dubbio le estrazioni dentarie. Mentre per interventi di chirurgia maggiore è obbligatoria la sostituzione del dicumarolico con l’eparina, potendo disporre in caso di emorragia di un antidoto di pronto effetto (solfato di protamina),per le estrazioni dentarie la Letteratura Internazionale e la nostra esperienza clinica indicano che è possibile eseguire le procedure estrattive continuando l’assunzione del farmaco. Nella Clinica Odontoiatrica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia sono ormai più di 15 anni che si eseguono estrazioni dentarie nei pazienti in terapia con antagonisti della vitamina K senza modificarne il dosaggio, ma solo controllando che il valore del INR non sia sopra il range terapeutico. Sono state registrate le complicazioni emorragiche dopo 250 sedute estrattive consecutive effettuate nei nostri ambulatori dal settembre 2004 al giugno 2007. Non si sono mai verificate emorragie così gravi da richiedere ricovero ospedaliero, trasfusioni e/o sospensione del dicumarolico. Soltanto 4 pazienti sono dovuti tornare presso il nostro ambulatorio per controllare, mediante semplici misure locali, un sanguinamento tardivo. I risultati ottenuti confermano la validità del nostro protocollo che, vista la sua semplicità, può essere applicato in qualsiasi ambulatorio odontoiatrico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.