Scopo del lavoro. Lo scopo di questo studio è valutare la forza di legame di diversi attacchi ortodontici e i suoi effetti sui siti di fallimento di legame e il comportamento dello smalto dopo il debonding. Materiali e metodi. Sono stati utilizzati 40 elementi dentali estratti da bovini, divisi casualmente in 4 gruppi contenenti ognuno 10 campioni. Gli attacchi in metallo utilizzati, fotografati al microscopio ottico, sono stati: Roth Evolution (SIA Orthodontic Manufacturer), Roth (Micerium), Step (Leone), Optimim (Target Ortho Organizer). Ogni gruppo di attacchi presenta forma della base diversa, come pure l’area della superficie della base. L’adesivo utilizzato è stato uguale per ogni tipo di attacco (Transbond XT, 3M Unitek). Un dinamometro è stato usato per valutare le forze di legame per tutti gli attacchi. Dopo il debonding è stata stimata la quantità di composito rimasto sulla base del bracket tramite l’indice ARI sulla base di immagini al microscopio ottico. È stata anche valutata la quantità di smalto staccato rimasta sulla base dell’attacco tramite l’indice EDI. Risultati e conclusioni. I fallimenti di legame si sono verificati più frequentemente a livello dell’interfaccia composito-bracket (80 per cento); le osservazioni al microscopio hanno dimostrato che la maggior parte dei campioni (90 per cento) non presenta distacchi dello smalto dopo il debonding. Tutti i campioni del nostro studio hanno dimostrato di poter superare la soglia minima di resistenza al distacco riportata in letteratura, garantendo un buon successo nella pratica clinica .
L'adesione tra bracket ed elemento dentale:valutazione sperimentale di alcuni tipi di bracket
NEGRI, Paolo;LOTITO, Massimo;CIANETTI, Stefano;PENNACCHI, Manuela
2008
Abstract
Scopo del lavoro. Lo scopo di questo studio è valutare la forza di legame di diversi attacchi ortodontici e i suoi effetti sui siti di fallimento di legame e il comportamento dello smalto dopo il debonding. Materiali e metodi. Sono stati utilizzati 40 elementi dentali estratti da bovini, divisi casualmente in 4 gruppi contenenti ognuno 10 campioni. Gli attacchi in metallo utilizzati, fotografati al microscopio ottico, sono stati: Roth Evolution (SIA Orthodontic Manufacturer), Roth (Micerium), Step (Leone), Optimim (Target Ortho Organizer). Ogni gruppo di attacchi presenta forma della base diversa, come pure l’area della superficie della base. L’adesivo utilizzato è stato uguale per ogni tipo di attacco (Transbond XT, 3M Unitek). Un dinamometro è stato usato per valutare le forze di legame per tutti gli attacchi. Dopo il debonding è stata stimata la quantità di composito rimasto sulla base del bracket tramite l’indice ARI sulla base di immagini al microscopio ottico. È stata anche valutata la quantità di smalto staccato rimasta sulla base dell’attacco tramite l’indice EDI. Risultati e conclusioni. I fallimenti di legame si sono verificati più frequentemente a livello dell’interfaccia composito-bracket (80 per cento); le osservazioni al microscopio hanno dimostrato che la maggior parte dei campioni (90 per cento) non presenta distacchi dello smalto dopo il debonding. Tutti i campioni del nostro studio hanno dimostrato di poter superare la soglia minima di resistenza al distacco riportata in letteratura, garantendo un buon successo nella pratica clinica .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.