Scopo del lavoro. Dimostrare l’efficacia, nella risoluzione di molte problematiche tipiche delle metodiche tradizionali di ancoraggio, dei “sistemi di ancoraggio scheletrico temporaneo”, più comunemente chiamate “miniscrew” o “miniviti ortodontiche”. Materiali e metodi. Viene presentato un caso clinico di intrusione molare superiore realizzato sfruttando un ancoraggio scheletrico. Sono state inserite nei setti interradicolari mesiali e distali dell’elemento da intrudere quattro miniviti ortodontiche,due in posizione vestibolare e due in posizione palatale, alle quali sono state connesse due catenelle elastiche (mediante bottoni diretti). Risultati. La procedura ha consentito di ottenere il movimento di intrusione del molare superiore in maniera semplice, rapida e con minima compliance da parte del paziente. Conclusioni. L’intrusione mediante utilizzo delle miniviti si è rivelata particolarmente conservativa, permettendo di evitare trattamenti restaurativi endodontici e protesici dell’elemento estruso per mancanza di contatti occlusali, consentendo al tempo stesso il riequilibrio degli spazi necessari ad un’adeguata riabilitazione implantoprotesica.
Utilizzo delle miniviti ortodontiche come ancoraggio nell'intrusione dentale: descrizione di un caso clinico
NEGRI, Paolo;LOTITO, Massimo;
2009
Abstract
Scopo del lavoro. Dimostrare l’efficacia, nella risoluzione di molte problematiche tipiche delle metodiche tradizionali di ancoraggio, dei “sistemi di ancoraggio scheletrico temporaneo”, più comunemente chiamate “miniscrew” o “miniviti ortodontiche”. Materiali e metodi. Viene presentato un caso clinico di intrusione molare superiore realizzato sfruttando un ancoraggio scheletrico. Sono state inserite nei setti interradicolari mesiali e distali dell’elemento da intrudere quattro miniviti ortodontiche,due in posizione vestibolare e due in posizione palatale, alle quali sono state connesse due catenelle elastiche (mediante bottoni diretti). Risultati. La procedura ha consentito di ottenere il movimento di intrusione del molare superiore in maniera semplice, rapida e con minima compliance da parte del paziente. Conclusioni. L’intrusione mediante utilizzo delle miniviti si è rivelata particolarmente conservativa, permettendo di evitare trattamenti restaurativi endodontici e protesici dell’elemento estruso per mancanza di contatti occlusali, consentendo al tempo stesso il riequilibrio degli spazi necessari ad un’adeguata riabilitazione implantoprotesica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.