Aspetti progettuali e biomeccanici di un sedile per macchinista ferroviario (modello semplificato per la valutazione dell’esposizione a vibrazioni)

L’utilizzo di utensili vibranti ma anche dei comuni mezzi di trasporto e l’impiego di veicoli e macchine per tempi prolungati conduce ad osservare l’insorgenza di patologie quali alterazioni vascolari, osteoarticolari e neuorsensoriali associate all’esposizione a vibrazioni meccaniche. Tali patologie sono correlate a tre aspetti o variabili: le caratteristiche della forzante vibratoria, il tempo di esposizione del soggetto (recettore) a tale forzante, la terza variabile, la più complessa da investigare, riguarda la modalità di interazione forzante-recettore, ossia il complesso degli eventi di natura biomeccanica a loro volta legati intimamente alla variabilità individuale, dunque non modellabili se non a grandi linee. Il presente lavoro illustra un caso studio di valutazione dell’esposizione a vibrazioni del macchinista ferroviario che opera lungo una specifica tratta, a partire dalle entità delle vibrazioni prodotte sulla motrice in movimento lungo la stessa tratta.