Lo studio s’inserisce nell’ambito della storica dialettica dogmatico-pratica sulla natura giuridica dell’accertamento con adesione (e del suo più noto precedente “concordato tributario”). L’idea è che tale strumento di “attuazione consensuale della norma tributaria” sia plasmato sulla matrice dogmatica degli accordi amministrativi (naturalmente sostituivi) di cui all’art. 11 della L. 241/1990. L’ipotesi è che l’accertamento con adesione costituisca un segno sia dell’esistenza di aree comuni (al diritto amministrativo e al diritto tributario) in cui convivono i principi pacta sunt servanda e rebus sic stantibus, sia dell’esistenza di ponti logico-giuridici che collegano (soltanto) concetti diversi e peculiari a i due settori, perciò giustamente destinati a vivere in ambiti differenti (ad es. “discrezionalità amministrativa” e “discrezionalità tributaria”). Il primo obiettivo è difendere l’ammissibilità dogmatica e normativa dell’”accordo amministrativo tributario” e la sua compatibilità con un’inedita concezione dell’”indisponibilità tributaria” (che intenderebbe sostituirsi al tradizionale concetto unitario che, invece, vede in essa la puntuale negazione della “discrezionalità amministrativa”). Tutto ciò, mantenendo ferma la premessa, fissata dalla Costituzione, che il diritto tributario è un “diritto con verità”. Il secondo obiettivo è individuare i segni peculiari dell’accertamento con adesione sia dall’interno, osservando il suo oggetto (rectius: il suo presupposto di legittimità sostanziale e comportamentale), sia dall’esterno, trovando la sua posizione nell’ambito della categoria degli accordi amministrativi tributari (tra i quali dovrebbero annoverarsi, nell’ipotesi qui delineata, altre a figure con codice genetico consensuale e precisamente, sia gli accordi attuativi di norme – la conciliazione giudiziale, l’acquiescenza, l’autotutela da istanza, l’interpello -, sia quelli attuativi di obbligazioni - rateizzazione, sospensione, garanzia, compensazione, accollo e transazione -). Il percorso così delineato ha per scopo finale descrivere la natura e la disciplina giuridica dell’istituto (disciplina tributaria o comune, quest’ultima se ed in quanto compatibile e non derogata da quella tributaria).

Accertamento con adesione, logica e responsabilità della scelta

VERSIGLIONI, Marco
2008

Abstract

Lo studio s’inserisce nell’ambito della storica dialettica dogmatico-pratica sulla natura giuridica dell’accertamento con adesione (e del suo più noto precedente “concordato tributario”). L’idea è che tale strumento di “attuazione consensuale della norma tributaria” sia plasmato sulla matrice dogmatica degli accordi amministrativi (naturalmente sostituivi) di cui all’art. 11 della L. 241/1990. L’ipotesi è che l’accertamento con adesione costituisca un segno sia dell’esistenza di aree comuni (al diritto amministrativo e al diritto tributario) in cui convivono i principi pacta sunt servanda e rebus sic stantibus, sia dell’esistenza di ponti logico-giuridici che collegano (soltanto) concetti diversi e peculiari a i due settori, perciò giustamente destinati a vivere in ambiti differenti (ad es. “discrezionalità amministrativa” e “discrezionalità tributaria”). Il primo obiettivo è difendere l’ammissibilità dogmatica e normativa dell’”accordo amministrativo tributario” e la sua compatibilità con un’inedita concezione dell’”indisponibilità tributaria” (che intenderebbe sostituirsi al tradizionale concetto unitario che, invece, vede in essa la puntuale negazione della “discrezionalità amministrativa”). Tutto ciò, mantenendo ferma la premessa, fissata dalla Costituzione, che il diritto tributario è un “diritto con verità”. Il secondo obiettivo è individuare i segni peculiari dell’accertamento con adesione sia dall’interno, osservando il suo oggetto (rectius: il suo presupposto di legittimità sostanziale e comportamentale), sia dall’esterno, trovando la sua posizione nell’ambito della categoria degli accordi amministrativi tributari (tra i quali dovrebbero annoverarsi, nell’ipotesi qui delineata, altre a figure con codice genetico consensuale e precisamente, sia gli accordi attuativi di norme – la conciliazione giudiziale, l’acquiescenza, l’autotutela da istanza, l’interpello -, sia quelli attuativi di obbligazioni - rateizzazione, sospensione, garanzia, compensazione, accollo e transazione -). Il percorso così delineato ha per scopo finale descrivere la natura e la disciplina giuridica dell’istituto (disciplina tributaria o comune, quest’ultima se ed in quanto compatibile e non derogata da quella tributaria).
2008
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