I tempi di acquisizione delle singole lingue sono diversi a causa del differente gioco esercitato dal transfer, inteso oggi non solo come un meccanicistico processo di traslazione di forme linguistiche da un sistema ad un altro, ma come un insieme diversificato di meccanismi cognitivi che agiscono in ogni settore linguistico, dalla pronuncia alla morfologia, alla sintassi, al vocabolario e al discorso. Nonostante permangano ancora incertezze circa i principi che governano l’apprendimento di una seconda lingua, sembra comunque accertato che la lingua madre svolga un ruolo determinante in ogni fase di tale processo, e a maggior ragione nel caso di apprendimento di una seconda lingua affine a quella di partenza. Per questo motivo, soprattutto quando le due lingue interessate sono l’italiano e lo spagnolo, si continua a parlare ancora oggi di analisi contrastiva, rivalutata, però, anche in prospettiva glottodidattica e non più solo a scopo unicamente predittivo, come tecnica euristica esterna alle attività vere e proprie. In termini più semplici, si è giunti alla conclusione che bandire del tutto l’uso della lingua madre dalla didattica non serve a prevenire le possibili interferenze, poiché essa permane comunque nel discente come un serbatoio di conoscenze acquisite da prendere come punto di riferimento per la formulazione di ipotesi sulla nuova lingua.

Propedeuticità dell'analisi contrastiva nell'insegnamento dello spagnolo agli italofoni: il controllo delle interferenze come strategia didattica.

LIEVENS, Anne Marie
2008

Abstract

I tempi di acquisizione delle singole lingue sono diversi a causa del differente gioco esercitato dal transfer, inteso oggi non solo come un meccanicistico processo di traslazione di forme linguistiche da un sistema ad un altro, ma come un insieme diversificato di meccanismi cognitivi che agiscono in ogni settore linguistico, dalla pronuncia alla morfologia, alla sintassi, al vocabolario e al discorso. Nonostante permangano ancora incertezze circa i principi che governano l’apprendimento di una seconda lingua, sembra comunque accertato che la lingua madre svolga un ruolo determinante in ogni fase di tale processo, e a maggior ragione nel caso di apprendimento di una seconda lingua affine a quella di partenza. Per questo motivo, soprattutto quando le due lingue interessate sono l’italiano e lo spagnolo, si continua a parlare ancora oggi di analisi contrastiva, rivalutata, però, anche in prospettiva glottodidattica e non più solo a scopo unicamente predittivo, come tecnica euristica esterna alle attività vere e proprie. In termini più semplici, si è giunti alla conclusione che bandire del tutto l’uso della lingua madre dalla didattica non serve a prevenire le possibili interferenze, poiché essa permane comunque nel discente come un serbatoio di conoscenze acquisite da prendere come punto di riferimento per la formulazione di ipotesi sulla nuova lingua.
2008
9788877159151
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