Negli ultimi anni si sta assistendo ad una fortissima diffusione della coltivazione dell’olivo, soprattutto fuori dal bacino del Mediterraneo, che continua a rappresentare comunque la zona di produzione classica. Tra i Paesi principalmente coinvolti in questo fenomeno possiamo annoverare: Stati Uniti, Messico, Brasile, Cile, Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Iran, Egitto, Pakistan, Giappone, Tailandia, India e Cina, nella maggior parte dei quali la costituzione dei nuovi impianti si basa sull’utilizzo di poche cultivar, per lo più di provenienza europea. Ciò dà un’idea solo parziale sull’importanza economica del “nuovo” vivaismo olivicolo mondiale e di come sia indispensabile rendere più funzionale ed organizzato il commercio del materiale di propagazione verso i Paesi olivicoli emergenti. Inoltre, risulta crescente la richiesta da parte di questi di conoscenze in materia di propagazione, tecniche colturali e tecnologie di trasformazione. In questo contesto si inseriscono le ormai numerose iniziative inerenti la formazione e la ricerca, che coinvolgono i Paesi produttori tradizionali e quelli emergenti e che si traducono in continui scambi tecnico-scientifici, in alcuni dei quali, in diversa forma e modalità, è stato coinvolto anche il personale che opera nel “Laboratorio di colture in vitro” del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (DSAA) dell’Università degli Studi di Perugia, grazie anche alla riconosciuta esperienza maturata da diversi anni nel settore delle tecniche e tecnologie in vitro applicate all’olivo. Con questo lavoro si è, quindi, inteso fornire una testimonianza dei principali risultati scientifici ottenuti attraverso alcune collaborazioni con ricercatori stranieri che hanno frequentato a vario titolo il suddetto laboratorio, interessati ad acquisire esperienze e competenze, in particolare, su alcuni temi inerenti la micropropagazione e la tecnologia dell’incapsulamento di espianti vitro-derivati di varie cultivar di olivo.

Iniziative di cooperazione internazionale nel settore delle colture in vitro dell'olivo: esperienze condotte presso il DSAA di Perugia.

MICHELI, Maurizio;GARDI, Tiziano;
2013

Abstract

Negli ultimi anni si sta assistendo ad una fortissima diffusione della coltivazione dell’olivo, soprattutto fuori dal bacino del Mediterraneo, che continua a rappresentare comunque la zona di produzione classica. Tra i Paesi principalmente coinvolti in questo fenomeno possiamo annoverare: Stati Uniti, Messico, Brasile, Cile, Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Iran, Egitto, Pakistan, Giappone, Tailandia, India e Cina, nella maggior parte dei quali la costituzione dei nuovi impianti si basa sull’utilizzo di poche cultivar, per lo più di provenienza europea. Ciò dà un’idea solo parziale sull’importanza economica del “nuovo” vivaismo olivicolo mondiale e di come sia indispensabile rendere più funzionale ed organizzato il commercio del materiale di propagazione verso i Paesi olivicoli emergenti. Inoltre, risulta crescente la richiesta da parte di questi di conoscenze in materia di propagazione, tecniche colturali e tecnologie di trasformazione. In questo contesto si inseriscono le ormai numerose iniziative inerenti la formazione e la ricerca, che coinvolgono i Paesi produttori tradizionali e quelli emergenti e che si traducono in continui scambi tecnico-scientifici, in alcuni dei quali, in diversa forma e modalità, è stato coinvolto anche il personale che opera nel “Laboratorio di colture in vitro” del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (DSAA) dell’Università degli Studi di Perugia, grazie anche alla riconosciuta esperienza maturata da diversi anni nel settore delle tecniche e tecnologie in vitro applicate all’olivo. Con questo lavoro si è, quindi, inteso fornire una testimonianza dei principali risultati scientifici ottenuti attraverso alcune collaborazioni con ricercatori stranieri che hanno frequentato a vario titolo il suddetto laboratorio, interessati ad acquisire esperienze e competenze, in particolare, su alcuni temi inerenti la micropropagazione e la tecnologia dell’incapsulamento di espianti vitro-derivati di varie cultivar di olivo.
2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/210692
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