Nel giugno 2011 la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di cattura nei confronti del Capo di Stato della Libia, accusato di crimini contro l’umanità di omicidio e persecuzione. L'articolo analizza il rapporto tra gli obblighi di cooperazione che gravano sulgi Stati parti dello Statuto di Roma nella cattura e consegna alla Corte delle persone ricercate e la norma del diritto internazionale generale che riconosce l'immunità dalla giurisdizione agli organi di vertice degli Stati. Conclude che quest’ultima norma, ancorché obbligatoria e di portata generale, tuttavia non può prevalere in presenza di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU resa ai sensi del cap. VII della Carta.

Il mandato d’arresto della Corte penale internazionale nei confronti di Gheddafi e dei suoi collaboratori: un passo in avanti nella lotta all’impunità?

LANCIOTTI, Alessandra
2011

Abstract

Nel giugno 2011 la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di cattura nei confronti del Capo di Stato della Libia, accusato di crimini contro l’umanità di omicidio e persecuzione. L'articolo analizza il rapporto tra gli obblighi di cooperazione che gravano sulgi Stati parti dello Statuto di Roma nella cattura e consegna alla Corte delle persone ricercate e la norma del diritto internazionale generale che riconosce l'immunità dalla giurisdizione agli organi di vertice degli Stati. Conclude che quest’ultima norma, ancorché obbligatoria e di portata generale, tuttavia non può prevalere in presenza di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU resa ai sensi del cap. VII della Carta.
2011
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/288693
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