In recenti lavori è stato mostrato come gli effetti causati da un evento sismico su edifici possono essere identificati usando gli algoritmi di change detection e di classificazione su immagini multispettrali (Ajmar et al., 2010). I principali algoritmi di change detection possono non essere sempre efficaci per l’identificazione di un edificio danneggiato dal sisma dato che in alcuni casi il tetto di un edificio presenta una radiometria molto simile a quella del terreno creando così un’errata classificazione, oppure un edificio collassato per il sisma presenta la stessa radiometria dell’edificio non danneggiato. In questo contributo si vuole studiare l’utilità di affiancare alle tecniche di change detection e di classificazione per immagini multispettrali, l’analisi di DSM estratti da coppie di immagini satellitari ad alta risoluzione. In questo lavoro l’approccio combinato di DSM e change detection è stato testato per i danni conseguenti allo sciame sismico dell’Aquila; il DSM della zona d’interesse è stato ottenuto con una coppia di immagini EROS-B che non costituiscono una vera stereocoppia (non disponibile ai tempi della sperimentazione) ma sono 2 immagini singole con particolare geometria di acquisizione che permettono di simulare le caratteristiche geometriche di una stereocoppia (che chiameremo “pseudo stereocoppia”); le operazioni di classificazione sono state eseguite su un’immagine multispettrale ad otto bande, monoscopica acquisita dalla piattaforma WorldView2. Infine, per minimizzare le “false detection” e gli “effetti di bordo” è stato estratto dalla cartografia digitale un DEM contenente solo i tetti degli edifici. Il lavoro è da considerarsi preliminare ma già a questo stadio si possono valutare i vantaggi della combinazione delle tecniche di change detection e di estrazione di DSM.
Immagini ad alta ed altissima risoluzione per l'aggiornamento della cartografia dell'Aquila
BRIGANTE, RAFFAELLA;RADICIONI, Fabio;
2011
Abstract
In recenti lavori è stato mostrato come gli effetti causati da un evento sismico su edifici possono essere identificati usando gli algoritmi di change detection e di classificazione su immagini multispettrali (Ajmar et al., 2010). I principali algoritmi di change detection possono non essere sempre efficaci per l’identificazione di un edificio danneggiato dal sisma dato che in alcuni casi il tetto di un edificio presenta una radiometria molto simile a quella del terreno creando così un’errata classificazione, oppure un edificio collassato per il sisma presenta la stessa radiometria dell’edificio non danneggiato. In questo contributo si vuole studiare l’utilità di affiancare alle tecniche di change detection e di classificazione per immagini multispettrali, l’analisi di DSM estratti da coppie di immagini satellitari ad alta risoluzione. In questo lavoro l’approccio combinato di DSM e change detection è stato testato per i danni conseguenti allo sciame sismico dell’Aquila; il DSM della zona d’interesse è stato ottenuto con una coppia di immagini EROS-B che non costituiscono una vera stereocoppia (non disponibile ai tempi della sperimentazione) ma sono 2 immagini singole con particolare geometria di acquisizione che permettono di simulare le caratteristiche geometriche di una stereocoppia (che chiameremo “pseudo stereocoppia”); le operazioni di classificazione sono state eseguite su un’immagine multispettrale ad otto bande, monoscopica acquisita dalla piattaforma WorldView2. Infine, per minimizzare le “false detection” e gli “effetti di bordo” è stato estratto dalla cartografia digitale un DEM contenente solo i tetti degli edifici. Il lavoro è da considerarsi preliminare ma già a questo stadio si possono valutare i vantaggi della combinazione delle tecniche di change detection e di estrazione di DSM.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.