Le pietre delle città raccontano la storia geologico/geomorfologica e le vicende umane del loro territorio. L’edificato urbano, infatti, nelle sue caratteristiche litologiche, nella ricerca estetica dei colori delle rocce, nella varia tipologia edilizia è fortemente condizionato dalla dinamica geologica locale. Questa ha messo in posto specifici litotipi e insieme a particolari processi morfogenetici ha modellato un paesaggio che risulta, ogni volta, esclusivo. I fenomeni morfologici e le relative attività hanno realizzato condizioni topografiche anche attraverso la produzione e deposizione di materiali che hanno assicurato la materia prima, per i primi abitanti dei uoghi. L’attività tettonica ha creato dislivelli che hanno innescato, da parte dei fiumi, la deposizione di corpi sedimentari come i conoidi, creato depressioni e laghi, sviluppato linee di costa che hanno attivato tutta una serie di processi e messo così a disposizione il materiale necessario all’edificato delle nostre città. Questa storia, che si evince dalle pietre dei monumenti nobili o dalle semplici abitazioni viene trasmessa, a chi sappia coglierla, come strordinaria eredità che proviene anche da milioni di anni, consentendo un modo assolutamente nuovo ed accattivante di leggere e fruire la città. Riconoscere, nelle sequenze cromatiche dei conci del monumenti, le diverse rocce ed i loro ambienti di formazione, riferire gli acciottolati delle strade o le mura ai depositi di antichi delta marini o delta-conoidi continentali, i fossili delle pietre a testimonianza di un antico mare ormai scomparso, vuol dire percepire, ma anche trasmettere e comunicare passati ed insospettati scenari ambientali. Tale acqusizione è molto significativa sotto il profilo culturale ed apre, nella comunicazione scientifica, didattica e turistica, un nuovo orizzonte di grande valore anche nell’educazione al paesaggio e nel “marketing” del paesaggio. In quest’ottica nascono, quindi, le cartografie delle pietre della città che sono un aspetto della Geologia Urbana e che rappresentano uno strumento cartografico di grande ruolo scientifico e culturale. Tali cartografie, che in Umbria sono state realizzate dalla scrivente per buona parte dei centri storici della regione, rappresentano un modo nuovo di fare turismo in città, attraverso un linguaggio divulgativo che, pur nel pieno rigore scientifico, sia caratterizzato da una condivisa accessibilità linguistica. La finalità è permettere ad un’utenza turistica e culturale sempre più ampia di fruire pienamente di tali contenuti, inusuali ai più, ma di grande attrattiva anche sotto il profilo di quella geografia emozionale che tanto coinvolge le realtà tangibili e non dei luoghi. La cartografia di geologia urbana attrae ed affascina i viaggiatori, mentre sviluppa nella quotidianità degli abitanti locali uno stimolante “senso di appartenenza” al loro territorio, permettendo di riscoprire le “città nascoste” dense di valori artistici, geologico-geomorfologici, didattici ed emozionali. Le pietre raccontano gli scenari geologici anche di milioni di anni e i muri delle città lo comunicano: osservare, leggere, acquisire, trasmettere e condividere contenuti che, in genere, sfuggono nell’usuale frequentazione turistica delle città, ma che sono senza dubbio di grande spessore scientifico-culturale e in grado di attivare un volano di un significativo peso turistico-economico.

LE “PIETRE DELLE CITTA’ ”: UN APPROCCIO DI GEOLOGIA URBANA PER UNA NUOVA CONOSCENZA E COMUNICAZIONE DEL PAESAGGIO

GREGORI, Lucilia
2009

Abstract

Le pietre delle città raccontano la storia geologico/geomorfologica e le vicende umane del loro territorio. L’edificato urbano, infatti, nelle sue caratteristiche litologiche, nella ricerca estetica dei colori delle rocce, nella varia tipologia edilizia è fortemente condizionato dalla dinamica geologica locale. Questa ha messo in posto specifici litotipi e insieme a particolari processi morfogenetici ha modellato un paesaggio che risulta, ogni volta, esclusivo. I fenomeni morfologici e le relative attività hanno realizzato condizioni topografiche anche attraverso la produzione e deposizione di materiali che hanno assicurato la materia prima, per i primi abitanti dei uoghi. L’attività tettonica ha creato dislivelli che hanno innescato, da parte dei fiumi, la deposizione di corpi sedimentari come i conoidi, creato depressioni e laghi, sviluppato linee di costa che hanno attivato tutta una serie di processi e messo così a disposizione il materiale necessario all’edificato delle nostre città. Questa storia, che si evince dalle pietre dei monumenti nobili o dalle semplici abitazioni viene trasmessa, a chi sappia coglierla, come strordinaria eredità che proviene anche da milioni di anni, consentendo un modo assolutamente nuovo ed accattivante di leggere e fruire la città. Riconoscere, nelle sequenze cromatiche dei conci del monumenti, le diverse rocce ed i loro ambienti di formazione, riferire gli acciottolati delle strade o le mura ai depositi di antichi delta marini o delta-conoidi continentali, i fossili delle pietre a testimonianza di un antico mare ormai scomparso, vuol dire percepire, ma anche trasmettere e comunicare passati ed insospettati scenari ambientali. Tale acqusizione è molto significativa sotto il profilo culturale ed apre, nella comunicazione scientifica, didattica e turistica, un nuovo orizzonte di grande valore anche nell’educazione al paesaggio e nel “marketing” del paesaggio. In quest’ottica nascono, quindi, le cartografie delle pietre della città che sono un aspetto della Geologia Urbana e che rappresentano uno strumento cartografico di grande ruolo scientifico e culturale. Tali cartografie, che in Umbria sono state realizzate dalla scrivente per buona parte dei centri storici della regione, rappresentano un modo nuovo di fare turismo in città, attraverso un linguaggio divulgativo che, pur nel pieno rigore scientifico, sia caratterizzato da una condivisa accessibilità linguistica. La finalità è permettere ad un’utenza turistica e culturale sempre più ampia di fruire pienamente di tali contenuti, inusuali ai più, ma di grande attrattiva anche sotto il profilo di quella geografia emozionale che tanto coinvolge le realtà tangibili e non dei luoghi. La cartografia di geologia urbana attrae ed affascina i viaggiatori, mentre sviluppa nella quotidianità degli abitanti locali uno stimolante “senso di appartenenza” al loro territorio, permettendo di riscoprire le “città nascoste” dense di valori artistici, geologico-geomorfologici, didattici ed emozionali. Le pietre raccontano gli scenari geologici anche di milioni di anni e i muri delle città lo comunicano: osservare, leggere, acquisire, trasmettere e condividere contenuti che, in genere, sfuggono nell’usuale frequentazione turistica delle città, ma che sono senza dubbio di grande spessore scientifico-culturale e in grado di attivare un volano di un significativo peso turistico-economico.
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