L’Umbria rappresenta una delle regioni italiane in cui la popolazione di cinghiali è altamente rappresentata in termini numerici ed è sottoposta a più intensa attività venatoria. Relativamente alla fauna endoparassitaria in tale specie animale, gli Autori hanno ritenuto interessante condurre un’indagine parassitologica, attraverso esami coprologici quali-quantitativi, su 123 cinghiali abbattuti durante la stagione venatoria 2009/2010. Gli strongili gastro-intestinali ed i coccidi sono risultati i parassiti di più frequente riscontro, con percentuali di positività, rispettivamente, del 73,98% e del 33,33%, nonché l’associazione parassitaria più comune. L’analisi dei fattori di rischio ha messo in evidenza un’associazione statisticamente significativa tra il tasso di infezione coccidica e l’età degli animali (p<0,05). È stata inoltre rilevata copropositività per metastrongilidi (8,94%), acantocefali (6,50%), Trichuris suis (4,88%), Capillaria spp. (2,44%), spiruridi (1,63%), Ascaris suum (0,81%) e Strongyloides ransomi (0,81%). L’opportunità di eseguire su 16 animali l’esame necroscopico ha consentito di confermare la netta predominanza degli strongili gastro-intestinali nella popolazione oggetto di studio e di individuare 5 distinte specie parassitarie di cui 3 a localizzazione intestinale (Oesophagostomum dentatum, Hyostrongylus rubidus, Globocephalus urosubulatus) e 2 a sede polmonare (Metastrongylus apri, Metastrongylus pudendotectus).

Parasitological survey on wild boar (Sus scrofa) shut down in the hunting season 2009-2010 in Umbria (Central Italy).

MORETTA, IOLANDA;VERONESI, FABRIZIA;MORETTI, Annabella
2011

Abstract

L’Umbria rappresenta una delle regioni italiane in cui la popolazione di cinghiali è altamente rappresentata in termini numerici ed è sottoposta a più intensa attività venatoria. Relativamente alla fauna endoparassitaria in tale specie animale, gli Autori hanno ritenuto interessante condurre un’indagine parassitologica, attraverso esami coprologici quali-quantitativi, su 123 cinghiali abbattuti durante la stagione venatoria 2009/2010. Gli strongili gastro-intestinali ed i coccidi sono risultati i parassiti di più frequente riscontro, con percentuali di positività, rispettivamente, del 73,98% e del 33,33%, nonché l’associazione parassitaria più comune. L’analisi dei fattori di rischio ha messo in evidenza un’associazione statisticamente significativa tra il tasso di infezione coccidica e l’età degli animali (p<0,05). È stata inoltre rilevata copropositività per metastrongilidi (8,94%), acantocefali (6,50%), Trichuris suis (4,88%), Capillaria spp. (2,44%), spiruridi (1,63%), Ascaris suum (0,81%) e Strongyloides ransomi (0,81%). L’opportunità di eseguire su 16 animali l’esame necroscopico ha consentito di confermare la netta predominanza degli strongili gastro-intestinali nella popolazione oggetto di studio e di individuare 5 distinte specie parassitarie di cui 3 a localizzazione intestinale (Oesophagostomum dentatum, Hyostrongylus rubidus, Globocephalus urosubulatus) e 2 a sede polmonare (Metastrongylus apri, Metastrongylus pudendotectus).
2011
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