La necessità di perseguire sempre maggiori livelli di sostenibilità sia economica che energetica delle diverse attività umane, richiede la continua ricerca di nuove soluzioni tecnologiche e gestionali in grado di dare risposte efficaci ed efficienti a tale problematica. Il settore dei rifiuti urbani ed assimilati, è sicuramente un settore che per sua natura riveste un ruolo importante sull’impatto ambientale complessivo. Le ragioni di tale rilevanza risiedono sia nella particolare tipologia dei materiali trattati che nei sistemi di gestione, trattamento e smaltimento adottati. In questo lavoro si è esaminato il caso di un impianto di Trattamento Meccanico Biologico, destinato a trattare/stabilizzare circa 70.000 t/anno di rifiuto indifferenziato, prima del suo smaltimento definitivo in discarica. La presenza di un elevata quantità di materiali putrescibili, oltre che di materiali biodegradabili caratterizzati da un elevato contenuto energetico, se correttamente gestita, rappresenta un importante risorsa per rendere tali impianti meno impattanti e più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico. L’utilizzazione a fini energetici di tali frazioni, opzione attualmente non perseguita nella realtà analizzata, consentirebbe di produrre circa 8.500.000 kWh annui di energia elettrica da fonte rinnovabile, riducendo in maniera consistente l’impatto complessivo sull’ambiente, coma valutato mediante una analisi di LCA, oltre a contribuire ad una riduzione complessiva di CO2 pari a circa 20.000 t/anno.

Possibili intervneti di risparmio energetico per un impianto di trattamento meccanico di RSU.

DI MARIA, Francesco;
2012

Abstract

La necessità di perseguire sempre maggiori livelli di sostenibilità sia economica che energetica delle diverse attività umane, richiede la continua ricerca di nuove soluzioni tecnologiche e gestionali in grado di dare risposte efficaci ed efficienti a tale problematica. Il settore dei rifiuti urbani ed assimilati, è sicuramente un settore che per sua natura riveste un ruolo importante sull’impatto ambientale complessivo. Le ragioni di tale rilevanza risiedono sia nella particolare tipologia dei materiali trattati che nei sistemi di gestione, trattamento e smaltimento adottati. In questo lavoro si è esaminato il caso di un impianto di Trattamento Meccanico Biologico, destinato a trattare/stabilizzare circa 70.000 t/anno di rifiuto indifferenziato, prima del suo smaltimento definitivo in discarica. La presenza di un elevata quantità di materiali putrescibili, oltre che di materiali biodegradabili caratterizzati da un elevato contenuto energetico, se correttamente gestita, rappresenta un importante risorsa per rendere tali impianti meno impattanti e più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico. L’utilizzazione a fini energetici di tali frazioni, opzione attualmente non perseguita nella realtà analizzata, consentirebbe di produrre circa 8.500.000 kWh annui di energia elettrica da fonte rinnovabile, riducendo in maniera consistente l’impatto complessivo sull’ambiente, coma valutato mediante una analisi di LCA, oltre a contribuire ad una riduzione complessiva di CO2 pari a circa 20.000 t/anno.
2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/779698
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