Monitorare i processi erosivi è di fondamentale importanza sia per testare l’applicabilità dei modelli di previsione di perdita di suolo sia per migliorare la determinazione dei fattori che influiscono sull’erosione. Una specifica analisi si rende necessaria in Umbria, regione particolarmente suscettibile al fenomeno erosivo. La sezione di Idraulica Agraria e Forestale del DICA ha realizzato nei pressi di Perugia una stazione di monitoraggio dei processi erosivi a diverse scale spaziali. Attualmente sono presenti 10 parcelle sperimentali di tipo Wischmeier con pendenza costante (16%), sino ad ora mantenute nude e lavorate a rittochino. Dal dicembre 2007, sono stati registrati 13 eventi erosivi per i quali sono disponibili misure di perdita di suolo e deflusso parcellare e di variabili climatiche. Il lavoro riporta alcuni risultati dell’analisi finalizzata a determinare modelli di previsione della perdita di suolo a scala di singolo evento nell’area in studio. In particolare sono stati considerati modelli lineare e di potenza tra la perdita di suolo e diversi indici di erosività: l’indice di aggressività della pioggia (calcolato con la procedura del modello RUSLE) ed il suo prodotto con il coefficiente di deflusso; l’altezza di pioggia; il deflusso netto unitario. I modellii che legano la perdita di suolo ad un fattore di erosività che tiene conto anche del deflusso sono risultati quelli più efficaci. I coefficienti di determinazione, r², aumentano notevolmente nel caso in cui nell’analisi vengano inclusi gli eventi di eccezionale intensità. Il modello più stabile e con i più alti valori di r², è risultato quello di potenza tra la perdita di suolo unitaria e aggressività della pioggia corretta con il coefficiente di deflusso con esponente tra 1.15 e 1.2 ed un coefficiente di proporzionalità che si mantiene pressoché costante e pari a Kp=0,07 potendosi quindi considerare, seppure per il breve periodo temporale di analisi, come un indice di erodibilità costante dipendete solo dalle caratteristiche intrinseche del suolo. E’ stata quindi verificata l’applicabilità a scala di evento dei modelli di previsione RUSLE and USLE-M. L’analisi ha evidenziato che RUSLE tende a sovrastimare gli eventi di bassa entità e che la sovrastima diminuisce all’aumentare dell’entità dell’evento. USLE-M fornisce migliori stime della perdita di suolo per eventi bassi e tende a sottostimare quelli alti. Infine è stato determinato per il sito un fattore di erodibilità del suolo che con il modello USLE-M fornisce il minor errore quadratico medio dei residui.
Misura della perdita di suolo a scala parcellare in una stazione sperimentale umbra
MANNOCCHI, Francesco;TODISCO, Francesca;VERGNI, LORENZO;VINCI, Alessandra
2009
Abstract
Monitorare i processi erosivi è di fondamentale importanza sia per testare l’applicabilità dei modelli di previsione di perdita di suolo sia per migliorare la determinazione dei fattori che influiscono sull’erosione. Una specifica analisi si rende necessaria in Umbria, regione particolarmente suscettibile al fenomeno erosivo. La sezione di Idraulica Agraria e Forestale del DICA ha realizzato nei pressi di Perugia una stazione di monitoraggio dei processi erosivi a diverse scale spaziali. Attualmente sono presenti 10 parcelle sperimentali di tipo Wischmeier con pendenza costante (16%), sino ad ora mantenute nude e lavorate a rittochino. Dal dicembre 2007, sono stati registrati 13 eventi erosivi per i quali sono disponibili misure di perdita di suolo e deflusso parcellare e di variabili climatiche. Il lavoro riporta alcuni risultati dell’analisi finalizzata a determinare modelli di previsione della perdita di suolo a scala di singolo evento nell’area in studio. In particolare sono stati considerati modelli lineare e di potenza tra la perdita di suolo e diversi indici di erosività: l’indice di aggressività della pioggia (calcolato con la procedura del modello RUSLE) ed il suo prodotto con il coefficiente di deflusso; l’altezza di pioggia; il deflusso netto unitario. I modellii che legano la perdita di suolo ad un fattore di erosività che tiene conto anche del deflusso sono risultati quelli più efficaci. I coefficienti di determinazione, r², aumentano notevolmente nel caso in cui nell’analisi vengano inclusi gli eventi di eccezionale intensità. Il modello più stabile e con i più alti valori di r², è risultato quello di potenza tra la perdita di suolo unitaria e aggressività della pioggia corretta con il coefficiente di deflusso con esponente tra 1.15 e 1.2 ed un coefficiente di proporzionalità che si mantiene pressoché costante e pari a Kp=0,07 potendosi quindi considerare, seppure per il breve periodo temporale di analisi, come un indice di erodibilità costante dipendete solo dalle caratteristiche intrinseche del suolo. E’ stata quindi verificata l’applicabilità a scala di evento dei modelli di previsione RUSLE and USLE-M. L’analisi ha evidenziato che RUSLE tende a sovrastimare gli eventi di bassa entità e che la sovrastima diminuisce all’aumentare dell’entità dell’evento. USLE-M fornisce migliori stime della perdita di suolo per eventi bassi e tende a sottostimare quelli alti. Infine è stato determinato per il sito un fattore di erodibilità del suolo che con il modello USLE-M fornisce il minor errore quadratico medio dei residui.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.