La morte fetale endouterina (MEF), oltre a rappresentare un evento devastante per la madre da un punto di vista emotivo, rappresenta un problema rilevante per la mortalità perinatale. Al fine di valutare l’andamento di questo evento nella popolazione di gestanti afferenti al Policlinico di Perugia, abbiamo eseguito uno studio retrospettivo in un periodo di 13 anni, dal 1994 al 2006. Su un totale di 22133 parti abbiamo riscontrato 217 MEF con una incidenza globale della natimortalità pari a 9,8 per mille nati, calcolata per ogni singolo anno questa oscillava intorno all’8-10 per mille, mostrandosi abbastanza costante nel tempo. Separatamente, l’incidenza nelle gestanti italiane e straniere risultava rispettivamente pari a 9,2 e 12,7 per mille nati, non mostrando differenze statisticamente significative. L’andamento delle incidenze calcolate separatamente in ciascun gruppo per ogni singolo anno, evidenziava 2 diverse linee di tendenza: una positiva per le gestanti straniere ed una negativa per quelle italiane. Dalla classificazione delle cause di morte in: materne, placentari, ombelicali, fetali e non classificabili, valutate per le gravidanze singole e le plurime emergevano alcune differenze statisticamente significative tra i 2 gruppi. È da tener presente, però che in più casi, i quadri patologici spesso sono riconducibili a più concause rimanendo difficile l’identificazione di una sola entità eziologica.
Indagine sulle morti fetali endouterine: incidenza e cause riscontrate nel periodo 1994-2006
BARBATI, Antonella;FRATINI, Daniela;LIOTTA, Luciano;DI RENZO, Giancarlo
2007
Abstract
La morte fetale endouterina (MEF), oltre a rappresentare un evento devastante per la madre da un punto di vista emotivo, rappresenta un problema rilevante per la mortalità perinatale. Al fine di valutare l’andamento di questo evento nella popolazione di gestanti afferenti al Policlinico di Perugia, abbiamo eseguito uno studio retrospettivo in un periodo di 13 anni, dal 1994 al 2006. Su un totale di 22133 parti abbiamo riscontrato 217 MEF con una incidenza globale della natimortalità pari a 9,8 per mille nati, calcolata per ogni singolo anno questa oscillava intorno all’8-10 per mille, mostrandosi abbastanza costante nel tempo. Separatamente, l’incidenza nelle gestanti italiane e straniere risultava rispettivamente pari a 9,2 e 12,7 per mille nati, non mostrando differenze statisticamente significative. L’andamento delle incidenze calcolate separatamente in ciascun gruppo per ogni singolo anno, evidenziava 2 diverse linee di tendenza: una positiva per le gestanti straniere ed una negativa per quelle italiane. Dalla classificazione delle cause di morte in: materne, placentari, ombelicali, fetali e non classificabili, valutate per le gravidanze singole e le plurime emergevano alcune differenze statisticamente significative tra i 2 gruppi. È da tener presente, però che in più casi, i quadri patologici spesso sono riconducibili a più concause rimanendo difficile l’identificazione di una sola entità eziologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.