La rapresentazione attraverso l’utilizzo di immagini digitali e la realizzazione di ipertesti. L’immagine digitale che viene prodotta con l’elaboratore proviene da una realtà non convenzionale, non ha bisogno di riferimenti esterni, ma l’elaboratore stesso crea una nuova versione del reale. L’immagine digitale mette in crisi il concetto di rappresentazione tradizionale, lavorando con modelli autoreferenziati ed interattivi. La sintesi dell’immagine digitale avviene attraverso quattro fasi: modellazione, memorizzazione, simulazione e visualizzazione. Nella realizzazione del modello8 troviamo il massimo grado di interazione uomo-macchina al fine di realizzare la forma degli oggetti, siano essi reali (la realtà viene scomposta in elementi finiti), o provenienti dalla fantasia. La memorizzazione del modello consiste nella traduzione del segno in un algoritmo, momento che sancisce l’ingresso in uno spazio cartesiano fatto di coordinate di elementi geometrici semplici. Una volta “registrato” il modello, sullo schermo incontriamo una sua immagine virtuale, la versione originale risiede, codificata come stringa di numeri, nelle tracce della memoria di massa del calcolatore, o in un sito indeterminato, quindi non direttamente accessibile dall’autore. La copia che si interfaccia con noi sullo schermo è quindi una immagine virtuale del documento originale, inaccessibile e al di fuori della dimensione umana. Quindi, in questo nuovo mondo, ci si trova a costruire realtà incomunicabili manipolando virtualità trasmissibili.

Docuversi. Dalla migrazione digitale alla città interattiva.

BIANCONI, Fabio
2001

Abstract

La rapresentazione attraverso l’utilizzo di immagini digitali e la realizzazione di ipertesti. L’immagine digitale che viene prodotta con l’elaboratore proviene da una realtà non convenzionale, non ha bisogno di riferimenti esterni, ma l’elaboratore stesso crea una nuova versione del reale. L’immagine digitale mette in crisi il concetto di rappresentazione tradizionale, lavorando con modelli autoreferenziati ed interattivi. La sintesi dell’immagine digitale avviene attraverso quattro fasi: modellazione, memorizzazione, simulazione e visualizzazione. Nella realizzazione del modello8 troviamo il massimo grado di interazione uomo-macchina al fine di realizzare la forma degli oggetti, siano essi reali (la realtà viene scomposta in elementi finiti), o provenienti dalla fantasia. La memorizzazione del modello consiste nella traduzione del segno in un algoritmo, momento che sancisce l’ingresso in uno spazio cartesiano fatto di coordinate di elementi geometrici semplici. Una volta “registrato” il modello, sullo schermo incontriamo una sua immagine virtuale, la versione originale risiede, codificata come stringa di numeri, nelle tracce della memoria di massa del calcolatore, o in un sito indeterminato, quindi non direttamente accessibile dall’autore. La copia che si interfaccia con noi sullo schermo è quindi una immagine virtuale del documento originale, inaccessibile e al di fuori della dimensione umana. Quindi, in questo nuovo mondo, ci si trova a costruire realtà incomunicabili manipolando virtualità trasmissibili.
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