L'indagine critica sul Fondo Alfieri della Biblioteca Laurenziana nasce in funzione di un catalogo informatico dei manoscritti alfieriani della Laurenziana ma idealmente si rivolge alla vicenda e alla situazione degli autografi dello scrittore nel loro complesso e in modo sistematico. Viene quindi indagata la storia interna del Fondo, nella convinzione che all'organizzazione dei suoi manoscritti Alfieri riservasse una cura per molti aspetti analoga a quella impiegata nella pubblicazione delle sue opere, e vi operasse quindi alcune distinzioni significative. Di fatto però la forma in cui si presentano oggi le carte del Fondo alfieriano non è più quella in cui furono lasciate dello scrittore. Distinguere sul piano catalografico e codicologico la complessa stratigrafia delle scelte, degli interventi e delle fasi - alcune risalenti allo scrittore, altre a eredi e loro consulenti ed editori, altre ancora alla Biblioteca - consente dunque di comprendere meglio la vicenda dei singoli testi. L'indagine si è rivolta in particolare a cinque documenti che possono essere considerati cataloghi del Fondo (un regesto del 1803, l'inventario notarile del 1824, il catalogo ottocentesco, due cataloghi novecenteschi redatti in occasione di mostre), con continue verifiche sui codici stessi e sulla bibliografia relativa.

Il Fondo di manoscritti alfieriani della Laurenziana. Appunti per una storia interna

Casini, Simone
2007

Abstract

L'indagine critica sul Fondo Alfieri della Biblioteca Laurenziana nasce in funzione di un catalogo informatico dei manoscritti alfieriani della Laurenziana ma idealmente si rivolge alla vicenda e alla situazione degli autografi dello scrittore nel loro complesso e in modo sistematico. Viene quindi indagata la storia interna del Fondo, nella convinzione che all'organizzazione dei suoi manoscritti Alfieri riservasse una cura per molti aspetti analoga a quella impiegata nella pubblicazione delle sue opere, e vi operasse quindi alcune distinzioni significative. Di fatto però la forma in cui si presentano oggi le carte del Fondo alfieriano non è più quella in cui furono lasciate dello scrittore. Distinguere sul piano catalografico e codicologico la complessa stratigrafia delle scelte, degli interventi e delle fasi - alcune risalenti allo scrittore, altre a eredi e loro consulenti ed editori, altre ancora alla Biblioteca - consente dunque di comprendere meglio la vicenda dei singoli testi. L'indagine si è rivolta in particolare a cinque documenti che possono essere considerati cataloghi del Fondo (un regesto del 1803, l'inventario notarile del 1824, il catalogo ottocentesco, due cataloghi novecenteschi redatti in occasione di mostre), con continue verifiche sui codici stessi e sulla bibliografia relativa.
2007
9788888968117
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