Dopo la morte dello scrittore avvenuta nel 1990, è riemerso ed è stato pubblicato su quotidiani e riviste, a partire dal 1993, un piccolo dossier di lettere indirizzate da Alberto Moravia ai capi del fascismo (quattro lettere a Mussolini e due a Galeazzo Ciano). Il ritrovamento di queste lettere è occasione per una riflessione critica complessiva e obiettiva sui rapporti tra Moravia e il fascismo, sottraendo la discussione alle pretestuose, parziali e superficiali polemiche giornalistiche che hanno spesso accompagnato il recupero di questi documenti d'archivio. L'analisi approfondita, che può giovarsi anche di ulteriore materiale inedito proveniente dall'Archivio di Stato di Roma, mostra la complessa rete di relazioni, condizionamenti, censure e appoggi in cui Moravia si trovò a svolgere la sua attività di scrittore negli anni Trenta e Quaranta, e inquadra quindi storicamente le sue scelte e le sue risposte. Viene ricostruita nei suoi rapporti col potere politico l'attività giornalistica di Moravia, assai intensa già negli anni Trenta (soprattutto con "La Stampa" e la "Gazzetta del Popolo"), che comprende oltre un centinaio di scritti e comportò vari e importanti viaggi all'estero come inviato speciale. Viene inoltre individuata una crisi tra lo scrittore e il potere politico nel 1935 in occasione della pubblicazione del secondo romanzo, "Le Ambizioni sbagliate". Viene quindi seguita l'attività letteraria e giornalistica di Moravia negli anni seguenti, nel periodo dell'omicidio Rosselli, in quello della promulgazione delle leggi razziali, e negli anni di guerra. Le cinque lettere suddette, così contestualizzate, sono pubblicate integralmente per la prima volta in appendice al saggio (pp. 231-237).
Moravia e il fascismo. A proposito di alcune lettere a Mussolini e a Ciano
Casini, Simone
2008
Abstract
Dopo la morte dello scrittore avvenuta nel 1990, è riemerso ed è stato pubblicato su quotidiani e riviste, a partire dal 1993, un piccolo dossier di lettere indirizzate da Alberto Moravia ai capi del fascismo (quattro lettere a Mussolini e due a Galeazzo Ciano). Il ritrovamento di queste lettere è occasione per una riflessione critica complessiva e obiettiva sui rapporti tra Moravia e il fascismo, sottraendo la discussione alle pretestuose, parziali e superficiali polemiche giornalistiche che hanno spesso accompagnato il recupero di questi documenti d'archivio. L'analisi approfondita, che può giovarsi anche di ulteriore materiale inedito proveniente dall'Archivio di Stato di Roma, mostra la complessa rete di relazioni, condizionamenti, censure e appoggi in cui Moravia si trovò a svolgere la sua attività di scrittore negli anni Trenta e Quaranta, e inquadra quindi storicamente le sue scelte e le sue risposte. Viene ricostruita nei suoi rapporti col potere politico l'attività giornalistica di Moravia, assai intensa già negli anni Trenta (soprattutto con "La Stampa" e la "Gazzetta del Popolo"), che comprende oltre un centinaio di scritti e comportò vari e importanti viaggi all'estero come inviato speciale. Viene inoltre individuata una crisi tra lo scrittore e il potere politico nel 1935 in occasione della pubblicazione del secondo romanzo, "Le Ambizioni sbagliate". Viene quindi seguita l'attività letteraria e giornalistica di Moravia negli anni seguenti, nel periodo dell'omicidio Rosselli, in quello della promulgazione delle leggi razziali, e negli anni di guerra. Le cinque lettere suddette, così contestualizzate, sono pubblicate integralmente per la prima volta in appendice al saggio (pp. 231-237).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.