Indagini sulla tracheoverticilliosi dell'olivo sono state condotte per un triennio in alcuni oliveti dell'Italia centrale. In generale la sintomatologia osservata nei tre oliveti è risultata in accordo con quella descritta da altri autori e di solito si assiste a due sindromi della malattia (apoplessia e lento declino) che differiscono per la loro gravità. Le osservazioni riguardanti la presenza e la localizzazione del patogeno nell'ospite hanno evidenziato la natura transitoria delle infezioni di Verticillium dahliae Kleb. Isolamenti, effettuati mensilmente, da campioni di rametti e branche infette hanno messo in evidenza che 3 piante su 17 risultavano infette in vari periodi nel corso dei tre anni di studio, mentre 4 piante risultavano negative da oltre un anno e mezzo. Se non interverranno nuove infezioni attraverso le radici si può ipotizzare che il risanamento di tali soggetti sia permanente. Sono stati inoltre condotti alcuni saggi per valutare le caratteristiche e le esigenze colturali di otto isolati di V.dahliae. Tutti gli isolati si accrescevano e sporulavano abbondantemente su V8, CA e CZA durante 15 giorni di incubazione a 20° e 25°C. L'optimum di temperatura era a 25°C; 0° e 30°C sono risultate temperature limite per la formazione dei microsclerosi. A 35°C si accrescevano solo gli isolati 2, 3 e 4. Inoculazioni artificiali hanno evidenziato che le varietà Frantoio, Leccino e Itrana sono suscettibili al patogeno e che i primi sintomi sulla foglie, la defogliazione e gli imbrunimenti vascolari compaiono circa un mese dopo l'inoculazione. Vengono infine criticamente discussi alcuni aspetti dell'epidemiologia e biologia della fitopatia.
Indagini sulla verticilliosi dell'olivo nell'Italia centrale
ZAZZERINI, Antonio;TOSI, Laura;
1993
Abstract
Indagini sulla tracheoverticilliosi dell'olivo sono state condotte per un triennio in alcuni oliveti dell'Italia centrale. In generale la sintomatologia osservata nei tre oliveti è risultata in accordo con quella descritta da altri autori e di solito si assiste a due sindromi della malattia (apoplessia e lento declino) che differiscono per la loro gravità. Le osservazioni riguardanti la presenza e la localizzazione del patogeno nell'ospite hanno evidenziato la natura transitoria delle infezioni di Verticillium dahliae Kleb. Isolamenti, effettuati mensilmente, da campioni di rametti e branche infette hanno messo in evidenza che 3 piante su 17 risultavano infette in vari periodi nel corso dei tre anni di studio, mentre 4 piante risultavano negative da oltre un anno e mezzo. Se non interverranno nuove infezioni attraverso le radici si può ipotizzare che il risanamento di tali soggetti sia permanente. Sono stati inoltre condotti alcuni saggi per valutare le caratteristiche e le esigenze colturali di otto isolati di V.dahliae. Tutti gli isolati si accrescevano e sporulavano abbondantemente su V8, CA e CZA durante 15 giorni di incubazione a 20° e 25°C. L'optimum di temperatura era a 25°C; 0° e 30°C sono risultate temperature limite per la formazione dei microsclerosi. A 35°C si accrescevano solo gli isolati 2, 3 e 4. Inoculazioni artificiali hanno evidenziato che le varietà Frantoio, Leccino e Itrana sono suscettibili al patogeno e che i primi sintomi sulla foglie, la defogliazione e gli imbrunimenti vascolari compaiono circa un mese dopo l'inoculazione. Vengono infine criticamente discussi alcuni aspetti dell'epidemiologia e biologia della fitopatia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.