Indagini sulla tracheoverticilliosi dell'olivo sono state condotte in alcuni oliveti dell'Italia centrale a partire dal 1990 fino al 1994. Le osservazioni hanno confermato che la malattia presenta una sintomatologia già descritta da altri Autori: più spesso si assiste ad un lento declino delle piante con estesi disseccamenti dei rami, defogliazioni e conseguente riduzione dello sviluppo della pianta, meno frequentemente a rapidi deperimenti che nell'arco di 2-3 anni conducono alla morte i soggetti infetti. Gli isolamenti di Verticillium dahliae Kleb., effettuati su due oliveti, hanno messo in evidenza la presenza discontinua del patogeno che veniva isolato dai tessuti dell'ospite solo in alcuni periodi dell'anno. Per avere ulteriori informazioni su questo fenomeno sono state individuate 17 piante affette da verticilliosi e su questi soggetti sono stati effettuati isolamenti mensili del patogeno. Dall'analisi di questi ultimi dati abbiamo potuto formulare un'ipotesi sulla tendenza al risanamento che le piante manifestano nei confronti del fungo, fenomeno questo che viene discusso nel lavoro. Nel corso di queste indagini su alcune piante del clone 1-77 sono stati osservati progressivi disseccamenti di rametti e branche che solo dopo opportuni accertamenti diagnostici sono stati attribuiti a Phoma incompta Sacc. et Mart. Saggi in vitro condotti per valutare le caratteristiche e le esigenze colturali di otto isolati di V.dahliae e dell'isolato di P.incompta hanno evidenziato che i due patogeni hanno esigenze nutrizionali pressocché simili con una minore sensibilità di P.incompta alle basse temperature. Le inoculazioni artificiali eseguite su piantine di differenti varietà hanno evidenziato che i primi sintomi delle due fitopatie compaiono circa 30 giorni dopo l'inoculazione e le varietà saggiate risultano suscettibili ad entrambi i patogeni.

Ricerche epidemiologiche su Verticillium dahliae e Phoma incompta su olivo nell'Italia centrale

ZAZZERINI, Antonio;TOSI, Laura
1994

Abstract

Indagini sulla tracheoverticilliosi dell'olivo sono state condotte in alcuni oliveti dell'Italia centrale a partire dal 1990 fino al 1994. Le osservazioni hanno confermato che la malattia presenta una sintomatologia già descritta da altri Autori: più spesso si assiste ad un lento declino delle piante con estesi disseccamenti dei rami, defogliazioni e conseguente riduzione dello sviluppo della pianta, meno frequentemente a rapidi deperimenti che nell'arco di 2-3 anni conducono alla morte i soggetti infetti. Gli isolamenti di Verticillium dahliae Kleb., effettuati su due oliveti, hanno messo in evidenza la presenza discontinua del patogeno che veniva isolato dai tessuti dell'ospite solo in alcuni periodi dell'anno. Per avere ulteriori informazioni su questo fenomeno sono state individuate 17 piante affette da verticilliosi e su questi soggetti sono stati effettuati isolamenti mensili del patogeno. Dall'analisi di questi ultimi dati abbiamo potuto formulare un'ipotesi sulla tendenza al risanamento che le piante manifestano nei confronti del fungo, fenomeno questo che viene discusso nel lavoro. Nel corso di queste indagini su alcune piante del clone 1-77 sono stati osservati progressivi disseccamenti di rametti e branche che solo dopo opportuni accertamenti diagnostici sono stati attribuiti a Phoma incompta Sacc. et Mart. Saggi in vitro condotti per valutare le caratteristiche e le esigenze colturali di otto isolati di V.dahliae e dell'isolato di P.incompta hanno evidenziato che i due patogeni hanno esigenze nutrizionali pressocché simili con una minore sensibilità di P.incompta alle basse temperature. Le inoculazioni artificiali eseguite su piantine di differenti varietà hanno evidenziato che i primi sintomi delle due fitopatie compaiono circa 30 giorni dopo l'inoculazione e le varietà saggiate risultano suscettibili ad entrambi i patogeni.
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