La nota riferisce su uno studio per la determinazione del deflusso minimo occorrente per la conservazione della vita acquatica compiuto nell'ambito del Piano Pilota del sub-bacino dell'Aniene, Piano che l'Autorità di bacino del Tevere sta eseguendo per mettere a punto le metodologie di pianificazione da adottare per l'intero bacino fluviale. Il criterio di determinazione di tale deflusso è stato prescelto dopo ampio esame delle normative e delle metodologie elaborate in sede nazionale ed internazionale. Esso si basa sull'analisi congiunta di semplici funzioni dei parametri Qa (portata media pluriennale), Q7,10 (portata minima di sette giorni con tempo di ritorno decennale), S (superficie del bacino. Tuttavia questo criterio numerico non è sempre sufficiente a definire le portate effettivamente derivabili a monte: occorre affrontare anche problemi di qualità dell'acqua, di geomorfologia e di pianificazione complessiva del sistema apporti-derivazioni-scarichi, la cui soluzione può richiedere portate diverse rispetto al deflusso minimo vitale calcolato localmente. Per l'estensione della metodologia all'intero bacino del Tevere si suggeriscono determinazioni biologiche sperimentali, che potrebbero consentire la taratura di relazioni regressive, in funzione dei parametri Qa, Q7,10 ed S, più appropriate di quelle adottate in questa sede.
Scheda prodotto non validato
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo
Titolo: | Significato del deflusso minimo vitale e sua determinazione per un corso d'acqua dell'Italia Centrale |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 1994 |
Rivista: | |
Abstract: | La nota riferisce su uno studio per la determinazione del deflusso minimo occorrente per la conse...rvazione della vita acquatica compiuto nell'ambito del Piano Pilota del sub-bacino dell'Aniene, Piano che l'Autorità di bacino del Tevere sta eseguendo per mettere a punto le metodologie di pianificazione da adottare per l'intero bacino fluviale. Il criterio di determinazione di tale deflusso è stato prescelto dopo ampio esame delle normative e delle metodologie elaborate in sede nazionale ed internazionale. Esso si basa sull'analisi congiunta di semplici funzioni dei parametri Qa (portata media pluriennale), Q7,10 (portata minima di sette giorni con tempo di ritorno decennale), S (superficie del bacino. Tuttavia questo criterio numerico non è sempre sufficiente a definire le portate effettivamente derivabili a monte: occorre affrontare anche problemi di qualità dell'acqua, di geomorfologia e di pianificazione complessiva del sistema apporti-derivazioni-scarichi, la cui soluzione può richiedere portate diverse rispetto al deflusso minimo vitale calcolato localmente. Per l'estensione della metodologia all'intero bacino del Tevere si suggeriscono determinazioni biologiche sperimentali, che potrebbero consentire la taratura di relazioni regressive, in funzione dei parametri Qa, Q7,10 ed S, più appropriate di quelle adottate in questa sede. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11391/925348 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |