Nella presente relazione vengono richiamati alcuni metodi di calcolo delle portate minime per la protezione della vita acquatica al fine di esemplificarne il livello crescente di complessità. Le procedure discusse sono il metodo Montana (Tennant, 1976); il metodo del perimetro bagnato (Collings, 1974; Cochnauer, 1976) ed il metodo IFIM (Instream Flow Incremental Methodology; Bovee, 19852). Vengono quindi esaminati alcuni criteri di regionalizzazione basati su tali metodi da cui si traggono utili indicazioni operative per lo sviluppo di una procedura da applicare a scala di bacino. A tal fine viene presentato un metodo di calcolo delle portate raccomandate per la tutela dell'ambiente acquatico basato su variabili idrologiche semplici come il Q7,10 la cui stima a scala di bacino è ottenibile sulla base dell'area A e di un indice di deflusso di base (BFI) che ne sintetizza le caratteristiche idrogeologiche. Tale approccio può essere utilizzato quanto non siano disponibili dati di campo necessari per l'applicazione di metodi più complessi, che richiedono la definizione della idoneità ambientale di un corso d'acqua, per assegnate specie ittiche di riferimento, in funzione della portata e delle morfologie d'alveo. Verifiche positive di tale approccio sono state accertate da Leonard (1990).

Minimo Vitale e sua determinazione in sezioni non strumentate

MANCIOLA, Piergiorgio
1996

Abstract

Nella presente relazione vengono richiamati alcuni metodi di calcolo delle portate minime per la protezione della vita acquatica al fine di esemplificarne il livello crescente di complessità. Le procedure discusse sono il metodo Montana (Tennant, 1976); il metodo del perimetro bagnato (Collings, 1974; Cochnauer, 1976) ed il metodo IFIM (Instream Flow Incremental Methodology; Bovee, 19852). Vengono quindi esaminati alcuni criteri di regionalizzazione basati su tali metodi da cui si traggono utili indicazioni operative per lo sviluppo di una procedura da applicare a scala di bacino. A tal fine viene presentato un metodo di calcolo delle portate raccomandate per la tutela dell'ambiente acquatico basato su variabili idrologiche semplici come il Q7,10 la cui stima a scala di bacino è ottenibile sulla base dell'area A e di un indice di deflusso di base (BFI) che ne sintetizza le caratteristiche idrogeologiche. Tale approccio può essere utilizzato quanto non siano disponibili dati di campo necessari per l'applicazione di metodi più complessi, che richiedono la definizione della idoneità ambientale di un corso d'acqua, per assegnate specie ittiche di riferimento, in funzione della portata e delle morfologie d'alveo. Verifiche positive di tale approccio sono state accertate da Leonard (1990).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/925470
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