La necessità di una riflessione sull'etica si avverte in modo ancor più urgente nel mondo della carta stampata e del giornalismo radiotelevisivo, settori nevralgici per la vita dei moderni sistemi democratici.In un momento storico in cui le spinte globalizzanti sono divenute inarrestabili (si parla di globalizzazione dell'economia, della cultura e delle informazioni) ed in cui l'"universo" degli eventi notiziabili è in mano a poche grandi agenzie di stampa internazionali, non si capisce perché non si debba provare a riflettere sulla possibilità di formulare alcuni principi etici condivisi che abbiano una prospettiva universale. Occorre ribadire con forza che non servono ulteriori regole scritte ed imposte "dall'alto" - regole che, peraltro, costituiscono in alcuni casi delle restrizioni della libertà di informare ed essere informati e che troppo spesso finiscono con l'essere violate - , bensì principi discussi e accettati soltanto dopo un confronto dialettico tra i soggetti protagonisti. Oggi peraltro, grazie alle nuove tecnologie informatiche, tutti gli attori sociali - e non soltanto i giornalisti o i cosiddetti media-men - ed i gruppi sono potenziali produttori di notizie (e non più soltanto “semplici” consumatori). A tal proposito, si fa sempre più complicato - per non dire, in molti casi, praticamente impossibile - il controllo dell'attendibilità delle fonti.
Il giornalismo tra vecchie regole e compiti nuovi
DOMINICI, Piero
2002
Abstract
La necessità di una riflessione sull'etica si avverte in modo ancor più urgente nel mondo della carta stampata e del giornalismo radiotelevisivo, settori nevralgici per la vita dei moderni sistemi democratici.In un momento storico in cui le spinte globalizzanti sono divenute inarrestabili (si parla di globalizzazione dell'economia, della cultura e delle informazioni) ed in cui l'"universo" degli eventi notiziabili è in mano a poche grandi agenzie di stampa internazionali, non si capisce perché non si debba provare a riflettere sulla possibilità di formulare alcuni principi etici condivisi che abbiano una prospettiva universale. Occorre ribadire con forza che non servono ulteriori regole scritte ed imposte "dall'alto" - regole che, peraltro, costituiscono in alcuni casi delle restrizioni della libertà di informare ed essere informati e che troppo spesso finiscono con l'essere violate - , bensì principi discussi e accettati soltanto dopo un confronto dialettico tra i soggetti protagonisti. Oggi peraltro, grazie alle nuove tecnologie informatiche, tutti gli attori sociali - e non soltanto i giornalisti o i cosiddetti media-men - ed i gruppi sono potenziali produttori di notizie (e non più soltanto “semplici” consumatori). A tal proposito, si fa sempre più complicato - per non dire, in molti casi, praticamente impossibile - il controllo dell'attendibilità delle fonti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.