Lo scritto esamina il revirement con cui la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha affermato, con la sent. 23 gennaio 2002 n. 761, l'esistenza di un principio di onere di contestazione specifica di ogni situazione di fatto dichiarata dalla controparte. Il saggio sottolinea la gravità delle relative conseguenze e rileva come, per l'indisponibilità degli interessi coinvolti nel processo del lavoro, il principio di accertamento della realtà sostanziale debba continuare ad avere la preminenza nell'intero corso del giudizio di primo grado e di appello. Vengono poi esaminati i temi dell'onere della prova del numero dei dipendenti e dell'applicabilità dei contratti collettivi, e la questione della contestabilità dei conteggi e dei loro presupposti.
Accertamento della realtà sostanziale e principio di non contestazione nel processo del lavoro
CENTOFANTI, Siro
2003
Abstract
Lo scritto esamina il revirement con cui la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha affermato, con la sent. 23 gennaio 2002 n. 761, l'esistenza di un principio di onere di contestazione specifica di ogni situazione di fatto dichiarata dalla controparte. Il saggio sottolinea la gravità delle relative conseguenze e rileva come, per l'indisponibilità degli interessi coinvolti nel processo del lavoro, il principio di accertamento della realtà sostanziale debba continuare ad avere la preminenza nell'intero corso del giudizio di primo grado e di appello. Vengono poi esaminati i temi dell'onere della prova del numero dei dipendenti e dell'applicabilità dei contratti collettivi, e la questione della contestabilità dei conteggi e dei loro presupposti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.