RIASSUNTO: Obiettivo: il presente lavoro esplora l’organizzazione delle narrative relative all’attaccamento attraverso il paradigma dell’Attività Referenziale in età evolutiva. In particolare, il lavoro si propone di indagare eventuali differenze nello stile linguistico, così come vengono rilevate dai Dizionari Italiani dell’Attività Referenziale, tra narrative prodotte da soggetti sicuri vs insicuri e da soggetti in differenti periodi evolutivi, confrontando le narrative dei bambini (8 – 9 anni) vs. preadolescenti (11 – 12 anni). Metodo: Il gruppo di soggetti è composto da 100 bambini uniformemente distribuiti tra gli 8 ed i 12 anni. Sui trascritti delle narrazioni dei bambini al Separation Anxiety Test (SAT) sono state applicate diverse misure linguistiche dell’Attività Referenziale: il Dizionario Ponderato Italiano dell’Attività Referenziale (I-WRAD), il Dizionario degli Affetti (IAFF), il Dizionario delle Parole Riflessive (IREF), il Dizionario della Difluenza (IDF). Risultati: I risultati mostrano una differenza significativa tra bambini con attaccamento sicuro e quelli insicuri nella capacità di esprimere affetti, in particolare quelli positivi. Il migliore predittore linguistico di un attaccamento sicuro risulta essere la capacità di esprimere affetti. I dati mettono inoltre in luce differenze linguistiche tra gli 8-9 anni ed i 11-12 anni, discusse in relazione ai differenti momenti del processo evolutivo: infanzia e preadolescenza.
Relazione tra attaccamento e misure linguistiche computerizzate dell'attività referenziale: uno studio esplorativo sulle narrative in età evolutiva
PAZZAGLI, Chiara;
2012
Abstract
RIASSUNTO: Obiettivo: il presente lavoro esplora l’organizzazione delle narrative relative all’attaccamento attraverso il paradigma dell’Attività Referenziale in età evolutiva. In particolare, il lavoro si propone di indagare eventuali differenze nello stile linguistico, così come vengono rilevate dai Dizionari Italiani dell’Attività Referenziale, tra narrative prodotte da soggetti sicuri vs insicuri e da soggetti in differenti periodi evolutivi, confrontando le narrative dei bambini (8 – 9 anni) vs. preadolescenti (11 – 12 anni). Metodo: Il gruppo di soggetti è composto da 100 bambini uniformemente distribuiti tra gli 8 ed i 12 anni. Sui trascritti delle narrazioni dei bambini al Separation Anxiety Test (SAT) sono state applicate diverse misure linguistiche dell’Attività Referenziale: il Dizionario Ponderato Italiano dell’Attività Referenziale (I-WRAD), il Dizionario degli Affetti (IAFF), il Dizionario delle Parole Riflessive (IREF), il Dizionario della Difluenza (IDF). Risultati: I risultati mostrano una differenza significativa tra bambini con attaccamento sicuro e quelli insicuri nella capacità di esprimere affetti, in particolare quelli positivi. Il migliore predittore linguistico di un attaccamento sicuro risulta essere la capacità di esprimere affetti. I dati mettono inoltre in luce differenze linguistiche tra gli 8-9 anni ed i 11-12 anni, discusse in relazione ai differenti momenti del processo evolutivo: infanzia e preadolescenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.