Il contributo si occupa della questione dell’accertamento della buona fede del coniuge di colui che, avendo escluso elementi o proprietà essenziali del matrimonio all’atto del consenso, ha determinato la nullità del vincolo secondo il diritto canonico. La tutela della buona fede dell’altro nubente costituisce secondo la giurisprudenza statale elemento di ordine pubblico, idoneo in quanto tale ad impedire l’attribuzione di efficacia civile alla sentenza ecclesiastica, ragione per cui il giudice della delibazione è tenuto ad accertare la sussistenza di detto elemento, pur con i ristretti poteri istruttori ritenuti utilizzabili al riguardo.

Nullità matrimoniali canoniche ed ordine pubblico: il difficile accertamento della buona fede in materia simulatoria (nota a Cass. 22.8.11 n. 17465)

CANONICO, Marco
2012

Abstract

Il contributo si occupa della questione dell’accertamento della buona fede del coniuge di colui che, avendo escluso elementi o proprietà essenziali del matrimonio all’atto del consenso, ha determinato la nullità del vincolo secondo il diritto canonico. La tutela della buona fede dell’altro nubente costituisce secondo la giurisprudenza statale elemento di ordine pubblico, idoneo in quanto tale ad impedire l’attribuzione di efficacia civile alla sentenza ecclesiastica, ragione per cui il giudice della delibazione è tenuto ad accertare la sussistenza di detto elemento, pur con i ristretti poteri istruttori ritenuti utilizzabili al riguardo.
2012
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/990382
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact