Nell’articolo vengono indagate le ragioni che determinavano l’inusuale condizione di costante apertura per due importanti porte di accesso al Campidoglio: la porta Pandana e la porta Carmentalis. A tal fine sono raccolte e discusse quelle fonti utili a dimostrare come a Roma fosse stabile e ricorrente il legame tra porte aperte e 'ius asyli' ('asylum' del tempio di Cerere; 'domus' dei tribuni della plebe, ecc.), porte dunque aperte perché destinate a segnalare i luoghi dove si svolgevano le pratiche dell’'asylia' e dell’'hospitium'. Viene quindi sottolineato il nesso funzionale e simbolico tra le due porte capitoline da lasciare aperte, l'Asylum di Romolo e l'introduzione al Campidoglio dei prigionieri di guerra: i varchi degli «Altri», soprattutto dei marginali, dai 'testimonia' significativamente presentati in accezione sia positiva che negativa.
"...quod semper pateret". La porta Pandana, la porta Carmentalis e l'Asylum
MARCATTILI, FRANCESCO
2014
Abstract
Nell’articolo vengono indagate le ragioni che determinavano l’inusuale condizione di costante apertura per due importanti porte di accesso al Campidoglio: la porta Pandana e la porta Carmentalis. A tal fine sono raccolte e discusse quelle fonti utili a dimostrare come a Roma fosse stabile e ricorrente il legame tra porte aperte e 'ius asyli' ('asylum' del tempio di Cerere; 'domus' dei tribuni della plebe, ecc.), porte dunque aperte perché destinate a segnalare i luoghi dove si svolgevano le pratiche dell’'asylia' e dell’'hospitium'. Viene quindi sottolineato il nesso funzionale e simbolico tra le due porte capitoline da lasciare aperte, l'Asylum di Romolo e l'introduzione al Campidoglio dei prigionieri di guerra: i varchi degli «Altri», soprattutto dei marginali, dai 'testimonia' significativamente presentati in accezione sia positiva che negativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.