L’interprofessione in Italia ha dimostrato finora una scarsissima efficacia. Le poche OI presenti sono in fase iniziale, quasi sperimentale, senza un’incidenza effettiva sulla filiera agroalimentare e perlopiù sono nate per un tentativo di attuazione delle disposizioni della normativa comunitaria, piuttosto che per la volontà di collaborazione tra gli attori della filiera. I fattori di debolezza sono vari ed emergono ancor più palesemente se messi a confronto con le strutturate organizzazioni interprofessionali francesi. L’indagine, condotta in occasione del presente lavoro, ha evidenziato che l’OI maggiormente strutturata in Italia è decisamente quella del settore ortofrutticolo. L’OI “Ortofrutta Italia” in realtà è anche l’unica effettivamente riconosciuta; ma nonostante sia l’interprofessione più strutturata sull’intero territorio nazionale, stenta comunque ad affermarsi.
Le organizzazioni interprofessionali in Italia
FRASCARELLI, Angelo;
2012
Abstract
L’interprofessione in Italia ha dimostrato finora una scarsissima efficacia. Le poche OI presenti sono in fase iniziale, quasi sperimentale, senza un’incidenza effettiva sulla filiera agroalimentare e perlopiù sono nate per un tentativo di attuazione delle disposizioni della normativa comunitaria, piuttosto che per la volontà di collaborazione tra gli attori della filiera. I fattori di debolezza sono vari ed emergono ancor più palesemente se messi a confronto con le strutturate organizzazioni interprofessionali francesi. L’indagine, condotta in occasione del presente lavoro, ha evidenziato che l’OI maggiormente strutturata in Italia è decisamente quella del settore ortofrutticolo. L’OI “Ortofrutta Italia” in realtà è anche l’unica effettivamente riconosciuta; ma nonostante sia l’interprofessione più strutturata sull’intero territorio nazionale, stenta comunque ad affermarsi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.